18 luglio 2023

Dai mercati: giù i prezzi della frutta, ciliegie turche

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Non ci sono più i meloni a 4 euro il chilo, nonostante il prodotto di qualità registri delle quotazioni sostenute. Per farla breve nei mercati all’ingrosso oggi non mancano meloni, angurie, pesche, susine sotto l’euro. Non c’è svendita ma le dinamiche di formazione dei prezzi sono cambiate nelle ultime settimane. C’è caldo e la frutta si vende, ma nonostante la sete di fresco i grossisti non registrano una gran corsa agli acquisti. Resta in emergenza il capitolo patate, in caduta le cipolle. Le ciliegie vedono prodotto dal Trentino e dalla Turchia. Zucchine a pochi cent e il pomodoro a grappolo sofferente per la concorrenza olandese. Le uve vedono quotazioni sopra i 2 euro con la senza semi verso i 4 euro.

 A Firenze: “Il ritorno alla normalità”

Nel capoluogo toscano superati i vuoti produttivi  si torna alla normalità e calano i prezzi. Non c’è svendita nonostante non ci sia un’esplosione delle vendite come dice a myfruit.it l’imprenditore Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale di Fedagro e presidente fiorentino. “Una fase di normalizzazione  dovuta al superamento dell’emergenza per alcuni prodotti.  Sui pomodori, per esempio, ha influito la concorrenza olandese che ha tirato giù i prezzi”. In particolare sul grappolo che è rimasto sopra i 2 euro per mesi e poi è sceso intorno all’euro. “Il Ciliegino oggi è  sui 2,50 euro, massimo 3 euro per quello lavorato, ma per tutta  la primavera quotava  4/4,5 euro”.

Il melone mantovano a 2,50 euro

Vediamo le quotazioni dei meloni che nelle settimane scorse hanno superato anche i 4 euro il chilo. L’origine mantovana da  5 frutti quota “da 2 a 2,50 euro il kg e  il prodotto del sud intorno a 0,80 euro“. Una  forbice ampia. “Possiamo dire che l’emergenza produttiva è finita, c’è disponibilità normale di prodotto ma il mercato  deve individuare la finestra di prezzo dove collocarlo. Non è una vendita fluida con l’esaurimento quotidiano di prodotto, si tratta di una dinamica  più forzata”.  Le angurie? “Abbiamo il livello  Mantova  a 1/1,20  euro il kg e poi  il sud intorno a 0,60/0,70 euro in bins“.

Pesche da 0,70 a 2 euro, ciliegie turche

Capitolo pesche? “Si pensava al disastro, ma siamo nella normalità come confermano le quotazioni: da 0,70 a 2 euro. Il problema quest’anno per pesche, albicocche e prugne è la poca qualità perché hanno sofferto la tanta pioggia presa. Presentano anche una minore shell life”. Le ciliegie? “C’è prodotto del Trentino,  con la presenza dei grandi marchi come Melinda,  a 7 euro il kg e si vede il prodotto dalla Turchia a 5/5,50 euro“.

Sofferenza per le patate, superata per le cipolle

Soffre il mercato delle patate. “E’ sempre emergenza – sottolinea Baccini –  è mancata  la varietà precoce, solo merce da Sicilia e Puglia ma non tanta. E’ stata un dramma la situazione di  Avezzano e Napoli e non c’è stato un livello molto alto di prodotto da Spagna e Francia. Qui non si sta ancora tornando alla normalità”.

Inversione per le cipolle: “Si è ridimensionato il fenomeno. Una cipolla dorata che si vendeva a 1 euro ora quota 0,70/0,80 euro. Si aspetta tutti la produzione invernale, anche se si raccoglie ad agosto, che si conserva per tutto l’inverno”.  E gli ortaggi? I prezzi non sono alti. La zucchina scura si vende intorno a 1 euro.

Le uve senza semi verso i 4 euro, la Vittoria sui 3 euro

Non c’è ancora corsa all’uva ma i prezzi restano sostenuti.  La bianca senza semi  può superare i 4 euro il kg come a Treviso o  stare un po’ sotto come a Padova.  E’ tempo di Vittoria siciliana  che vede queste quotazioni: Bergamo (3 euro il kg), Rimini (3,30), Padova (2,50), Bologna (3), Firenze (3). Quotazioni minori ma abbondantemente sopra i 2 euro per la nera Black Magic.

Listino agrumi: arance dal Sudafrica, limoni argentini

In piena e calda estate spazio alle arance Sudafricane, varietà Navel Late che raggiungono buone quotazioni. Solo a Verona sotto o poco sopra l’euro mentre negli altri mercati vanno da 1,20 a 1,40/1,50 euro il chilo.

Presente anche la varietà Valencia di origine egiziana con quotazioni intorno all’euro. Anche per il limone bisogna andare lontano. Si vola in Argentina con la varietà Eureka che quota in media 1,40/1,50 euro il kg. C’è anche la varietà Verna dalla Spagna da 1,30 a 1,70/1,80 euro il kg, le quotazioni in alcuni siti: Napoli (1,30), Rimini (1,70), Bologna (1,50), Verona (1,35). Il Verdello ma siamo in un mercato di produzione quota sotto l’euro. Lo Sfusato Costa d’Amalfi Igp si vende intorno ai 2 euro il kg e a volte li supera. I pompelmi rosa sono soprattutto di origine sudafricana è siamo in media su 1,10/1,40 euro il chilo.

Il listino esotico: avocado da Perù e Sudafrica

Ampia forbice per l’avocado origine Perù, varietà Hass con prezzi che oscillano dai 2 ai 5 euro il chilo. Più presenta la varietà Pinkerton dal Sudafrica con quotazioni dai 2 ai 4 euro il kg: Napoli (3,10), Torino (2,65), Firenze (2,80), Bologna (4), Padova (2,50).

L’ananas gold con il formato sei pezzi e prodotto dalla Costa Rica vede queste quotazioni: Bologna (1,50; 1,70 euro il kg con maturazione in pianta), Firenze (1,30; 2 euro il kg con maturazione in pianta), Verona (1,50; 1,60 euro il kg con maturazione in pianta). Salgono le quotazioni per il sette pezzi: siamo sui 3,40/4 euro euro il chilo.

Le quotazioni di mango, papaya e lime

C’è mango brasiliano e peruviano. Le quotazioni per il monostrato da otto pezzi via aerea presentano una forbice molto ampia dai 2 ai 3 euro il kg ma i prezzi possono arrivare a superare i 5 euro il kg a seconda della qualità. Il frutto della passione è colombiano con le quotazioni dai 5 ai 7euro il kg con una media di 6 euro. La papaya è di origine brasiliana con una media sui 4 euro il kg. Brasiliano anche il lime a più strati con quotazioni sui 3 euro il chilo.

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