31 gennaio 2023

Dai mercati: Iceberg fino a 3 euro, sostenuti gli ortaggi

82

Consumi bassi, poche vendite e prezzi sostenuti per gli ortaggi che spesso superano i due euro, idem per le insalate come l'Iceberg che in certi mercati sfiora i tre euro. Pesa l'inflazione, ma come sottolinea un grossista: “Non è facile coltivare certi prodotti d'inverno”.
Sul fronte della frutta è iniziata la seconda campagna delle clementine con prodotto da Spagna e Israele che può superare i 2,50 euro, le arance con le varietà più particolari del Tarocco possono raggiungere i 2,50 euro il kg ma con i calibri più piccoli si resta sotto l'euro. In calo i limoni, tengono le fragole ma c'è poco prodotto.

A Milano prezzi significativi per ortaggi e verdure

In uno dei mercati più importanti del Paese il rappresentante di Fedagro, Bruno Barcella, presenta un quadro caratterizzato dal calo dei consumi: “Iniziato a novembre, e che purtroppo prosegue finora. Stessa musica sentita nell'incontro con i colleghi di tutta Italia che abbiamo tenuto nei giorni scorsi”. Andiamo sui prodotti: “Per ortaggi e insalate si tratta di prezzi significativi, ma dobbiamo fare i conti con un inverno anomalo e temperature miti che hanno provocato sovrapposizione e quindi prezzi bassi, poi a gennaio i prezzi sono saliti ma si hanno costi diversi alla produzione in questo periodo”.

Vediamo gli articoli: “Il peperone giallo spagnolo supera i 3 euro, cavolfiori e melanzane sono sopra i 2 euro, il pomodoro a grappolo 1,50 euro per lo standard, mentre tocca i 2,30 con l'extra. Quello da insalata dal Marocco 1,20/1,40 euro il chilo. L'insalata Iceberg dipende anche dal peso e si può oscillare da 1,50 a 2,40 euro il chilo”.

Le clementine extra possono superare i 2 euro

Passiamo alla frutta: “Il kiwi con i calibri più importanti può quotare fino a 2,50 euro il kg, ma quando si scende di calibro c'è tanta offerta che per collocare il prodotto si portano avanti operazioni aggressive sul prezzo. Sulle arance c'è tutto un mondo con il prodotto da spremuta a 0,60 euro per arrivare ai 2,50 per le varietà extra del Tarocco con colorazioni e qualità uniche. C'è tutta la filiera del prodotto  biondo rappresentato dalle diverse varietà dalla Spagna dove il prezzo si attesta sui 0,90/1 euro il chilo“.

Capitolo clementine: “Con i titoli di coda sul prodotto italiano c'è la seconda parte della campagna con l'Orri israeliano che può partire da 1,80 euro ma arriva anche ai 2,70 il kg, poi la Spagna con gli innesti sul Nadorcott marocchino  e qui il prezzo si fissa su 1,40/1,80 mentre una buona Hernandina può anche superare i 2 euro il kg. Calano i volumi ma può essere un mercato interessante”.

A Bari mancano fragole e verdure locali, bene le mele, al termine le arance Navel

A Bari  le dinamiche del mercato  vengono ricostruite dal presidente Fedagro Pino Lucatorto: “Le fragole, vista la produzione anticipata di un mese,  dopo la prima ondata ora mancano e ovviamente salgono i prezzi. Gli ortaggi siciliani seguono il trend al rialzo legato al periodo invernale freddo. I consumi però non sono vivaci. Le arance naveline volgono al termine della stagione e il prodotto extra si mantiene oltre 1 euro il kg. Le mele si scambiano con quantità interessanti così come le pere Abate che in padella vanno dal 1,60 a 2 euro circa. Le verdure locali scarseggiano (rape, broccoli) a causa del caldo dello scorso mese che ha fatto anticipare la raccolta e la maturazione creando problemi di qualità”.

A Torino ortaggi in salita

Nel mercato del capoluogo piemontese Giancarlo Gianusso, agronomo dell’ufficio qualità e logistica del Caat, ci presenta il quadro della situazione: “Con le temperature basse sono salite le quotazioni delle insalate con la Cappuccio e la Gentile  a 1,50/1,70 euro il kg, mentre l'Iceberg spagnola quota 2,80/3 euro. Le melanzane nere in padella quotano 2,4/2,6, le violette 2,8/3 euro il kg. Sono saliti i cavolfiori intorno a 1,80/2 euro di media, ma con defogliato e un buon colore si sale anche oltre. Al rialzo anche i pomodori: Il Cuore di bue  2,50/2,70 ma fino ai 3 euro il kg per l'extra, il datterino 3 euro, il grappolo da Sicilia  e Spagna supera i 2 euro e arriva fino a 2,20. I peperoni siciliani in padella quotano 2,80/3,20 euro, gli spagnoli quadrati in doppia 2,80/23euro. Le zucchine scure a più strati  1,80/ 2 euro per l'origine Sicilia, si sale un po' con il prodotto di Fondi. Finocchi stabili a 1/1,10 euro”.

Buone quotazione per il Tarocco

Per quanto riguarda la frutta, Gianusso precisa che  “gennaio è stato tranquillo dopo un po' di movimento dopo le feste, e sul fronte degli articoli c'è richiesta di agrumi. Le arance Navel sono verso la fine, ora c'è prodotto spagnolo. E' italiano, invece, il Tarocco che a più strati e calibro 6 quota da 1,20 a 1,40 euro il kg mentre mentre il calibro  4 oscilla su 1,50/1,70. La varietà Washington è intorno all'euro”.

Capitolo clementine: “Prodotto italiano verso la fine. La Hernandina calibro 2 quota 1,20/1,30 con foglia  mentre la Spagna  qualcosina in più. Il prodotto calabrese si situa intorno a 1,20/1,30 euro mentre la qualità extra può salire anche  di 0,30/0,40 euro. In calo i limoni. Il primofiore siciliano lavorato quota 1,10/1,30 euro il kg. I mandarini con un calibro  1X si vendono a 1,10 a/1,20. Le fragole vedono la presenza di più regioni, la Sicilia una prima categoria sui 4/5 euro il kg mentre c'è poco prodotto dalla Basilicata e può raggiungere anche 1/2 euro in più a seconda della qualità del prodotto. Infine i kiwi con calibro medio alla rinfusa quotano 1,50/1,80 euro il kg”.

I prezzi della frutta esotica: avocado da Perù e ananas da Costa Rica

Partiamo dall'ananas gold  con il formato 6 pezzi  con prodotto dalla Costa Rica e maturato in pianta che vede queste quotazioni da 1,10 (Firenze, Bergamo,  Parma,  Cesena, Padova)  e sopra 1,30 euro il kg (Rimini, Verona, Napoli, Torino,  Bologna,  Treviso e Genova). Con i 7 pezzi siamo sui 3,60 euro (Verona, Bergamo, Napoli) ma spesso si va oltre i 4 euro il kg  a Firenze,  Rimini,  Torino, Genova, Bolzano, Roma. L'avocado varietà Hass  viene  dal Perù e registra  quotazioni   poco sopra i 3 euro  (Bergamo, Treviso) ma la media è ben oltre i 4 euro il kg  (Bologna, Firenze, Rimini, Parma,  Verona, Napoli, Torino).   Viene dal Brasile (via aerea)  il mango  con una quotazione media  sui 2 euro il kg  (Roma, Treviso, Napoli, Torino, Verona).  Il frutto della passione è colombiano e oscilla tra i 5 e i 6 euro il kg alla rinfusa. La papaya  è di origine brasiliana  con una media sopra i 4 euro, brasiliano anche il lime a più strati con 1,70 a Milano e Verona, 1,90 a Napoli e Torino ma arriva ai 3 euro  a Cesena e Rimini.

Frutta secca, ci sono le noci italiane

Iniziamo dalle mandorle  dove i listini  dei mercati offrono solo la quotazione del prodotto californiano. Per le sgusciate extra  alla rinfusa la quotazione oscilla  dai 9 agli 11 euro. Nel dettaglio a Firenze  e Parma siamo a 11 euro il kg, a Torino  si sfiorano i 10 euro come Napoli e Bologna. Per le sgusciate calibro 20/22 siamo sotto i 10 euro e in alcune piazze si comprano tra i 6,50 e gli 8 euro il kg. Le pelate possono arrivare ai 12,5 euro il kg a Firenze, 12  a Parma e 11 a Bologna.

C'è prodotto italiano nell'offerta delle noci con la varietà Lara che con calibro 34/36 viene quota intorno ai 6 euro il kg a Bergamo,  Torino, Cesena, Reggio Emilia,  Verona e Rimini mentre supera i 7 euro a Roma. Il calibro 36/38  si vende a 7 euro e oltre a Bergamo,  Cesena, Verona, Firenze Milano mentre a Roma supera gli 8 euro.  La Franquette francese  alla rinfusa quota dai 3,50 ai 4 euro la Chandler cilena supera i 4 euro e sfiora i 5 euro. Le arachidi  sono alla rinfusa e di origine egiziana con una quotazione media  che sfiora i 4 euro il kg a Parma, Cagliari, Milano,  Roma, Torino,  Genova, Bergamo.  A 4 euro a Verona e Firenze.  Per gli anacardi l'origine  è dal Brasile e Vietnam con prezzi che oscillano dai 10 fino a un massimo di 14 euro il kg. I ceci secchi  vedono l'origine italiana intorno ai 2 euro il kg  a Napoli, Torino, Bologna, Treviso,  Firenze e Genova.  I fichi secchi arrivano da Grecia e Turchia, venduti a pacchetti e si vendono sotto e sopra i 9 euro il chilo.

Potrebbe interessarti anche