01 febbraio 2022

Dai mercati: il freddo congela i prezzi degli ortaggi

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La leggera discesa dei prezzi degli ortaggi è stata sconfessata dal freddo al sud. Il clima rigido colpisce i finocchi e i produttori dei carciofi. In Sardegna lo spinoso è bruciato dalle gelate. Prende sempre più corpo la campagna delle fragole con in primo piano la Candonga. Prezzi bassi per gli agrumi ma senza un conseguente traino sulle vendite. Gennaio piatto, anche se in alcuni mercati le vendite sono simili a quelle dell'anno scorso. Il problema è il solito: nelle città d'arte mancano milioni di turisti, i consumi fuori casa vanno a passo felpato.

A Firenze un “lockdown non ufficiale”

Aurelio Baccini, vicepresidente Fedagro nazionale e rappresentate dei grossisti fiorentini, traccia una linea chiara sulle dinamiche di mercato. “Stiamo vivendo un lockdown non ufficiale, anche se il mese di gennaio non è andato male, siamo in linea con lo scorso anno”. Ma Firenze e gran parte della Toscana deve fare i conti con il calo del turismo a cui si aggiungono consumi fuori casa in calo. Vediamo i prodotti: “Le zucchine sono in via di ridimensionamento: 2/2,50 euro al chilo per le scure, i finocchi sono assestati intorno a 2,40/2,50 euro e la tendenza al ribasso è stata sconfessata dal freddo al sud. C'è il risveglio del pomodoro rosso, non del verde, che quota intorno a 2,50 euro. Parliamo del grappolo italiano contro i 2 di quello spagnolo“.

Carciofi sui 50 cent. Arance, arrivano a 1,60 i calibri maggiori

Capitolo carciofi? “C'è sempre un livello abbastanza alto in valore dribblando le gelate tra sud e Sardegna. Siamo a 0,50 euro a capolino sul Tema e qualcosa di meno il violetto, poi il Terom intorno a 0,70/0,80 euro”. Sul fronte frutta ci sono le arance Tarocco che con i calibri più grossi e una qualità standard toccano 1,50/1,60 euro al chilo, le Navel vanno da 0,70 a 1/1,10 euro al chilo. I kiwi sono sui 2 euro per i calibri più piccoli e fino a 2,50 euro per quelle più grandi: “Scontiamo i problemi produttivi. Sulla frutta è tutto molto calmo, anche per le mele”.

In Sardegna il gelo ha fatto stragi di carciofi, finocchi fino a 3 euro

Vincenzo Pisano

Al mercato di Sestu, a pochi chilometri da Cagliari, incontriamo il presidente di Fedagro Cagliari, Vincenzo Pisano, che parla di un gennaio “tremendo”. In un'isola dove il turismo conto bisogna fare i conti con le conseguenza dalla pandemia. “Poche vendite, quasi un blocco, per gli agrumi. Si vendono gli ortaggi anche se cari”.  Vediamo le quotazioni. “Le arance sono quelle locali, origine Monastir, Villacidro, San Sperate da 0,60/0,70 euro al chilo per la varietà Navel”.

Il dramma sono i carciofi: “Hanno subito le gelate, gran parte del prodotto si è rovinato. Lo spinoso si trova anche a 0,30 euro per la seconda scelta ea 0,60 per un prodotto migliore”. Un'altra referenza locale sono le fragole che si producono ad Arborea e dove raggiungono i 12 euro al cartone da circa un chilo e mezzo”. Infine gli ortaggi che spesso sono locali con zucchine chiare a 1,80/2 euro e scure a 2,30/2,20 euro il chilo, infine i finocchi da 2,70/3 euro.

A Verona finocchi ancora alti: 2,70 euro il chilo

Nel mercato della città veneta incontriamo Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi. “L'andamento è stabile, pochi cambiamenti rispetto alla settimana scorsa”. Li vediamo: “Un leggero rialzo dei finocchi ritornati a 2,60/2,70 euro al chilo”. Il freddo ha fermato i ribassi. Sul fronte lattughe? “La Gentile a 1 euro e la Cappuccia a 1,20 euro al chilo. Proseguiamo con gli ortaggi dove le melanzane quotano 2,20 euro per le varietà ovale e viola mentre la lunga arriva a 2,50 euro. I pomodori vedono il grappolo a 1,80 euro, ciliegino 2,80/3 euro, datterino 3/3,30 e parliamo di prodotto sfuso in confezioni da 3 chili. Il cavolfiore a 0,60/0,90 euro conforme pezzatura e qualità, un leggero aumento per il cavolo cappuccio tondo (la pezzatura grande arriva a 0,80 euro) e appuntito (pezzatura grande oltre l'euro)”. Capitolo carciofi: “Leggero rincaro: varietà Tema 0,70/0,80 euro al capolino. Si vedono i primi piselli siciliani, in cerca di quotazione come i fagiolini. Ma su questi ultimi c'è ancora prodotto marocchino che quota 3 euro al chilo”.

Fragole Candonga e agrumi siciliani

Passiamo agli agrumi dove si registra stabilità: “Iniziamo dalle arance Tarocco dove un calibro 8 vale 1 euro, il calibro 6 arriva fino 1,30 euro e il 4 raggiunge 1,60 euro al chilo mentre quello più piccolo, il calibro 9, si ferma a 0,80 euro. Dalla Spagna la varietà Valencia (calibro 8) a 0,80 euro e (calibro 6) a 0,70 euro  Infine mandarini tardivi dalla Sicilia: calibro 1X a 1,10 euro; 2X a 1,30; calibro 3X a 1,50 euro il chilo”. I limoni? “Il primo fiore a 1 euro, si passa a 1,20/1,30 euro per l'extra e Igp”. Cresce la campagna delle fragole: “Ma oggi erano ferme. La Candonga quota 6/7 euro, l'origine Sicilia 4 euro e la Basilicata 5 euro”. Stabile anche il Kiwi con le quotazioni della settimana scorsa: “Il 160 grammi quota 2,50 euro, poi a scalare 130 grammi a 2,30 euro, 110 grammi a 2,10, 90/100 grammi a 1,80 euro. Il calibro più piccolo a 1,50 euro. Parliamo di prodotto alla rinfusa, più alta la quotazione della merce in padella”.

A Torino zucchine a 2,40 e finocchi a 2,50 euro

Nel capoluogo piemontese incontriamo Giancarlo Gianusso, agronomo dell’ufficio qualità e logistica del Caat. Il mercato è tranquillo. Vediamo i prodotti: “Arance Tarocco (calibro 6 a più strati) 1,30/1,40 euro al chilo. Clementine comuni con un calibro 2 si spendono 0,90/1,10 euro, per il calibro 1X 1,20/1,30 euro. Fragole dalla Sicilia 4/5 euro al chilo, Candonga 1 euro in più. I kiwi dai 2 ai 2,50 euro”.

Passiamo agli ortaggi con: “Broccoli origine Puglia da 1,80 euro a salire, i cetrioli oltre 2 euro al chilo, finocchi extra sui 2,50 euro. Melanzane nere (monostrato in padella) la varietà nera quota 2,20 euro mentre la violetta qualcosina in meno. Peperoni lunghi Sicilia monostrato a 2,20/2,30 euro, il pomodoro cuore di bue 2,50 euro e le zucchine scure a più strati da 2,40 euro a salire“.

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