Asparagi fino a 8 euro il chilo, ma anche altri prodotti primaverili, dalle fave ai piselli, segnano il cambio di stagione nei mercati all’ingrosso italiani. C’è ancora richiesta arance rosse con le varietà tardive del Tarocco come il Mei che ottengono buone quotazioni. Anche sopra i 2,50 euro. E supera i 3 euro il melone siciliano che nei mercati ortofrutticoli gioca la partita con il prodotto del Marocco o dalle Antille.
A Firenze le dinamiche degli agrumi: Tarocco tardivo sopra i 2,50, Valencia sull’euro
Al mercato all’ingrosso di Firenze, il Mercafir, Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale e presidente locale di Fedagro, offre a myfruit.it le dinamiche di mercato. “Siamo in una stagione più o meno tranquilla, si iniziano a vedere i prodotti nuovi: fave, piselli e asparagi”.
Versante agrumi: “C'è ancora richiesta di arance Tarocco anche se iniziano a mancare i calibri piccoli e registriamo il progressivo subentro del Valencia dalla Spagna. Un periodo ibrido dove le varietà tardive quotano sopra i 2,50 euro e si sta iniziando a virare verso il Valencia che può contare su un prezzo minore: poco sopra l’euro”.
Il capitolo agrumi si chiude con le clementine Orri israeliane sopra i 2,50 euro il chilo, i limoni spagnoli e italiani quotano 1,20/1,30 euro il chilo”.
Gli asparagi possono raggiungere gli 8 euro il chilo
L’imprenditore fiorentino fa il punto sulla campagna degli asparagi in pieno svolgimento. “Una disponibilità ampia. Vi è prodotto spagnolo tra i 5/6 euro il chilo, merce di qualità da Puglia e Maremma Toscana intorno ai 7/8 euro il chilo. Il mercato offre anche altre origini come la Campania con valore minore e intorno ai 5 euro e fino ai 6,50”.
Situazione carciofi? “Il prodotto toscano non è ancora partito nella sua massimo espressione, ma c’è poco consumo. Sono calati i prezzi rispetto alla settimana scorsa quando erano ancora decenti. Il Terom dalla Sardegna a 30 cent a capolino per il secondo taglio e fino ai 60 per il primo. Il prodotto Toscano, invece, intorno a 80/90 cent. Dalla Sardegna sta arrivando il carciofino da lavorare. Firenze è un buon mercato per il carciofo che viene ben consumato, come Roma paga bene il Romanesco”.
Sono mercati che valorizzano l’origine locale a cui riconoscono grande qualità.
Pomodori: è tempo di Olanda, ampia forbice: da 1,50 a 2,50 euro
Analitica la sintesi dell’imprenditore sul pomodoro. “Sta iniziando l’Olanda, bene il prodotto dalle serre in cristallo meno buono il restante. C’è un’ampia forbice di qualità che si riflette sul prezzo. Quello buono come l’olandese arriva a 2,20/2,30 mentre il meno buono che problemi di tenuta quota 1,50 euro il chilo”.
Meloni dalle Antille, Marocco e il retato dalla Sicilia a 3 euro il chilo
Analizzando i mercuriali dei diversi mercati si registra un'ampia presenza di varietà e origini dei meloni. Nel mercato ortofrutticolo della Sardegna si vende il Charentais dalla Repubblica Domenicana a 3 euro il chilo. Il Piel de Sapo dal Brasile, sempre nel mercato sardo, raggiunge fino a 3,90 euro il chilo, la seconda categoria si ferma a 2,20 euro il chilo. Infine a Cagliari il verde invernale spagnolo a 1,80 euro il chilo.
Il retato in monostrato vede sia l'origine Sicilia che Marocco e Senegal. Le quotazioni variano per singolo mercato. Oggi a Treviso l'origine Marocco è arrivato a 3,30 euro il chilo, 3,10 a Verona. Il siciliano 3 euro a Treviso e 2,60 a Verona dove si offre anche l'origine Senegal a 2,80 euro il chilo. Ieri a Bergamo il siciliano ha raggiunto i 3,50 euro il chilo. Immancabile il giallo invernale da Costa Rica e Brasile che in media è quotato 1,40/1,60 euro il chilo.
Le angurie registrano prodotto dal Senegal, al mercato sardo, oltre i 2 euro. Il prezzo scende in altri mercati dove si hanno anche altre origini.
Le nettarine sui 4 euro il chilo, nespole spagnole sui 5 euro
Ormai presenti in tutti i punti di vendita le nettarine spagnole. Le prime avevano quotato anche sugli 8 euro al mercato di Bergamo ora si scende notevolmente e quotano in media sui 4 euro il chilo. C'è anche prodotto cileno che quota meno: sui 2,7 euro il chilo. Ancora estero con le susine che quotano meno di 3 euro il chilo.
I grossisti condividono le foto delle nespole nei loro profili social. Ma quanto le vendono? Il marchio spagnolo Ruchey arriva a quotare 6 euro il chilo come al mercato di Padova.
L'uva da Perù e Sudafrica dai 4 ai 5 euro
Piccole quote ma immancabile la presenza dell'uva. Oggi a Firenze la bianca senza semi peruviana ha quotato 5 euro, 4,40 l'origine sudafricana. A Verona entrambe 4 euro. La rosata Red Globe dal Perù in confezioni da 8,2 euro il kg quota in diversi mercati sui 3 euro il chilo.
Cipolle: dorate intorno all'euro, bianche e rosse più alte
Anche questa settimana le cipolle bianche piatte in alcuni mercati tengono quotazioni sostenute: 3,60 euro il chilo a Verona. Si scende a 2,50 a Treviso e 2,20 a Bologna. Sempre bianche ma tonde in casse quotano poco più di un euro il chilo. Si scende intorno all'euro, in alcuni siti si fermano a 0,65 euro, per le dorate vanno da 0,65 a 1 euro per il prodotto italiano.
L'origine tedesca in sacchi oscilla tra 0,45 e 0,80 euro. In finale le rosse che superano spesso, ma non sempre, l'euro. A Firenze il prodotto italiano quota 1,10/1,20 euro, l'origine olandese si vende a 1/1,20 euro.
Patate da Italia, Francia, Germania e Olanda. Le novelle da Egitto e nazionali
Le patate a pasta gialla registrano la presenza di diverse origini internazionali. Vediamo il mercato di Bergamo per il prodotto alla rinfusa in sacchi: Francia (0,60), Germania (0,50), Olanda (0,70), Italia (0,85 euro) e le novelle italiane arrivano a 1,25 euro il chilo.
A Firenze si vendono le novelle dall'Egitto in sacchi tra 0,70/0,85 euro. Si scende a 0,55 con la Germania, 0,85 con Olanda e 1 euro con l'origine italiana.