Ortaggi con prezzi non alti, a parte i peperoni che superano spesso abbondantemente i 3 euro il chilo, nei mercati ortofrutticoli all'ingrosso. Qui aumenta la presenza di prodotto estero per le arance bionde con merce da Spagna, Grecia ed Egitto. Le rosse sono quasi esclusivamente italiane con quotazioni sopra l'euro per i calibri piccoli e fino a 3 euro per le pezzature più grandi e qualità extra.
Si attestano sui 5 euro le quotazioni delle fragole in discesa dopo le ricorrenze come la festa della donna. Stabili mele e pere.
A Milano si aspetta la primavera: "I consumi non sono ripartiti"
Salvatore Musso, titolare della Masterfruit srl e rappresentante di Ago (Associazione grossisti Ortomercato-Milano), condivide con myfruit.it la sua analisi sulle dinamiche commerciali dei primi mesi dell'anno.
“Gennaio e febbraio sono stati mesi calmi, molto calmi - sottolinea Musso - La prima settimana di marzo ha coinciso con il carnevale ambrosiano, durante il quale tanti milanesi sono andati a sciare. Non ci aspettavamo grandi movimenti”.
Il problema arriva ora. “Pensavamo a una ripresa nella seconda settimana, anche per il cambio di stagione e la presenza di alcune primizie, ma non si sono registrati stravolgimenti significativi. Una tendenza che si conferma anche in questi primi due giorni della terza”.
Mele e pere stabili, zucchine e melanzane risalgono
La primavera commerciale non è ancora fiorita. Vediamo i prodotti. “Mele e pere presentano un andamento stabile. I prezzi di melanzane e zucchine hanno mostrato trend variabili in queste settimane, con un aumento iniziale seguito da una discesa. Un rialzo in questi giorni a causa del freddo e poi scenderanno prossimamente. Una variabilità dettata dal mutamento del meteo e dai più incisivi cambiamenti climatici”.
Bene le fragole anche con la riduzione della metà del prezzo, c'è prodotto greco
Un prodotto che è andato bene sono le fragole. “Hanno registrato un picco di prezzo intorno all'8 marzo, raggiungendo quasi 10 euro il chilo, per poi tornare a una quotazione di 5-6 euro. Insomma metà prezzo, anche se resta buono. Ci sono le fragole greche, ma hanno un costo inferiore. Le più ricercate sono quelle del Sud come la Candonga e nuove varietà che si stanno affermando”.
Melograno presente 12 mesi: dalla Turchia al Perù
Un prodotto presente 12 mesi, anche per le proprietà benefiche e salutistiche, a Masterfruit è il melograno: “Ora ci sono gli scampoli della produzione turca, ma sta per arrivare il prodotto da oltreoceano, in particolare quello dal Perù”.
Agrumi: è tempo di arance da Spagna, Grecia ed Egitto
Il prodotto del periodo sono gli agrumi. “Siamo in piena stagione, con prodotti italiani di alta qualità, ma l'importazione da Spagna, Grecia ed Egitto sta aumentando, arrivando a percentuali sempre maggiori”.
“Le arance rosse sono principalmente italiane, con un prezzo che varia da 1,20 euro il chilo per le arance da spremuta fino a 3 euro per le pezzature più grosse da tavola. Le arance bionde di importazione egiziane quotano tra 0,70 e 0,90 euro, mentre il prodotto spagnolo e greco sta a cavallo dell’euro. Si cerca il prodotto al naturale con le foglie, il prodotto italiano è agli sgoccioli”.
Mandarini e clementine con le varietà tardive
Per quanto riguarda i mandarini, i tardivi Orri, di origine israeliana, sono considerati più pregiati, ma molti clienti non li acquistano a causa della loro origine, nonostante la loro alta qualità. Preferiscono comprare prodotti spagnoli o dal Nord Africa. Incide la guerra. Le clementine Nadorcott, simili a quelle italiane, hanno un prezzo intorno a 1,50 euro, mentre gli Orri costano tra 2,20 e 2,50 euro”.
Pomodori: il grappolo stabile da 1,50 a 2 euro
Infine, l’imprenditore milanese chiude parlando dei pomodori. “I piccoli frutti come Datterini, Ciliegini e il Piccadilly hanno prezzi che oscillano dai 3 ai 4 euro. Altri tipi di pomodoro, come il Cuore di bue, il Grappolo, si stabilizzano intorno a 1,50-2 euro, con il prezzo che non scende mai sotto. La forbice è spesso ampia, ma in queste settimane non si è mai scesi sotto 1,50 euro”.
Ortaggi negli altri mercati: zucchine poco sopra l'euro, peperoni anche sopra i 4 euro
Le zucchine scure calibro medio (14/21) quotano non troppo oltre l'euro il chilo: Firenze, Treviso, Verona (1,20), Bologna (1,50), Bergamo (1 euro). Con le chiare si sale e si supera in alcuni mercati oltre i 2 euro il chilo. Con lo zuccone si scende sotto l'euro.
I finocchi con il prodotto extra raggiungono 1,20/1,30 euro il chilo. Con prima categoria si scende anche sotto l'euro. Prezzi sostenuti per i peperoni quadrati dalla Spagna. Il rosso quota: 3,50 (Firenze), 3,30 (Treviso e Napoli), Bologna (2,70). Sostenuti anche i lunghi italiani: 3,20 (Firenze), 3 (Verona e Bologna), Napoli (2,80).
Buone quotazioni per i carciofi
I carciofi spinosi sardi raggiungono 0,65 euro il capolino in media per il buon prodotto. In alcune piazze quotazioni più alte. Il Romanesco, sempre dalla Sardegna, può vendersi anche a 1 euro a pezzo.
Si scende con la varietà Tema che può partire da 0,25 euro fino a 0,40 il capolino. Il Terom in media 0,60/0,70 euro mentre con il Violetto che secondo la qualità oscilla da 0,30 a 0,60 euro il pezzo.
Asparagi dai 6 ai 10 euro secondo la varietà
L'asparago bianco veneto oscilla da 7 a 10 euro il chilo. Il verde da Puglia e Campania in media quota dai 6 agli 8 euro il chilo. Si sale con il selvatico che in alcuni mercati, come Roma, può superare i 20 euro il chilo.