29 marzo 2022

Dai mercati: pomodori sempre sopra i 2 euro

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Ridimensionati finocchi, zucchine e melanzane. Restano con prezzi sostenuti  i pomodori in tutti i mercati, il grappolo è  stabilmente sopra i due euro. In leggera risalita le fragole, ma superano con fatica i 5 euro,  grande richiesta di asparagi e si vendono i carciofi. Le arance con calibro più grande  sono in rialzo, scarsa richiesta  delle clementine. In generale i volumi sono in calo e l'allentamento delle restrizioni per il covid non compensa la prudenza negli acquisti a causa dell'inflazione.

A Firenze pomodori sopra i 2 euro

Aurelio Baccini è il presidente di Fedagro Firenze ma anche vicepresidente nazionale dei grossisti dell'associazione  e conosce bene le dinamiche di mercato. “Si assiste a un rilevante calo delle vendite, visti gli scenari geopolitici era prevedibile. Il dato è la forte attenzione all'acquisto nel quotidiano“. Consumatori guardinghi. Ma si è allentata la stretta per il Covid, soprattutto nelle città d'arte. “E' registriamo una ripresa su quel versante, ma non compensa i rallentamenti nella spesa di tutti i giorni”.

I pomodori tengono botta nel prezzo, con il grappolo che oscilla tra 2,50/2,70 euro il chilo. “Con questi prezzi  però calano le quantità vendute come è successo con le pere. Il peperone è appena sopra i 2 euro (2,10/2,20 euro al chilo), al ribasso  le melanzane a 1,30/1,50 euro. Si sta tornando a una situazione normale, abbiamo subito i ritardi nell'avvio del riscaldamento delle serre”. E il pomodoro? “Il grappolo olandese è in ritardo, dovrebbe iniziare verso la seconda settimana di aprile e forse qualcosa sposterà”.

Grande offerta di asparagi

E' tempo di asparagi: “C'è abbastanza richiesta. Abbiamo i primi pugliesi di buona qualità, prodotto locale e veneto sui 7 euro come media tra le pezzature”. Sul banco degli agrumi “si è nel pieno della campagna del Tarocco, un po' di Valencia egiziano e Navel spagnolo, ma è il Tarocco a fare la parte del leone con prezzi legati alla qualità del prodotto da uno fino a 1,80 euro per l'affogliato in mono strato”.

Tra le novità le patate novelle siciliane che si presentano con un prezzo sostenuto: 1,15 /1,20 euro il chilo. La concorrenza egiziana offre il prodotto a qualche decina di cent in meno. I carciofi? “Purtroppo abbiamo perso tanta vendita con gli scioperi: sia in quantità, sia in valore. Si vende anche ora, ma non con i ritmi e i prezzi di quel periodo. Oggi abbiamo il Terom dalla Sardegna dai 0,30 ai 0,70 euro a capolino, dalla Puglia c'è del violetto e poi dell'Apollo che si vende intorno a 0,50/0,60 euro al capolino. Infine il Terom locale intorno a 1,10/1,20, un primo taglio molto apprezzato dalla Val di Cornia, siamo nell'areale di Piombino, a  Venturina“.

A Genova rialzo per i calibri più grossi del Tarocco

Il listino genovese vede andamenti al rialzo per le arance Tarocco con i calibri più grossi che guadagnano 0,15 euro e raggiungere 1,80 euro al chilo. In flessione la varietà Late dalla Spagna che perde 0,30 euro e quota 0,90 euro al chilo, la Washington Navel oscilla da 1 a 1,30 euro al chilo. Le clementine sono al ribasso con la varietà Orri che arriva a 2,40 euro pur perdendo qualche decina di cent rispetto alla settimana scorsa. I mandarini tardivi dalla Sicilia, non vanno oltre 1,30 euro il chilo. I limoni primo fiore siciliani sono a 1,20 e quelli spagnoli a 1 euro. Raggiungono i 5 euro le fragole Candonga dalla Basilicata, in vaschetta. Sempre un buon prezzo per i kiwi che raggiungono i 2,60 euro nei calibri più grossi, non supera 1,80 euro il prodotto greco, mentre il Zespri arriva fino a 3,80 euro. C'è spazio per l'uva con la bianca Timpson dal Perù a 4,40 euro, la bianca Vittoria del Sudafrica si arriva a 3,50 euro, mentre la Red Globe peruviana si ferma a 2,70 euro.

Le mele hanno prezzi stabili, in media da 1,30 a 1,50. Sempre sui 2,20 euro al chilo la Pink Lady, 2 euro la Envy, 1,70 l'Annurca. Le pere italiane sono sempre sui 3 euro, dal Cile arriva la Coscia a 2,80 euro mentre la Conference olandese si ferma a 1,50 euro. La Wiliam dall'Argentina a 1,90 e dal Sudafrica a 1,80 euro.  Capitolo piccoli frutti: perdono 2 euro al chilo le more messicane che quotano in media 20 euro, i mirtilli cileni si vendono a 15 euro il chilo. Dallo stesso paese arriva il ribes rosso che spunta 21 euro al chilo. I lamponi dal Marocco sono in calo di 1,50 euro, ma quotano 22 euro contro i 20 di quelli di origine portoghese.

Anche in Liguria pomodori con quotazioni sostenute

I pomodori rossi tengono il prezzo. A iniziare dal grappolo che va dai 2 (origine Italia) ai 2,50 euro (Spagna), sostenuta anche l'origine Marocco a 1,80 euro  che sta provocando qualche problema nei suoi confini. Poi ciliegino (3 euro), datterino (3,50 euro), Piccadilly (2,50). Gli asparagi raggiungono i 7 euro, ma c'è prodotto campano dai 4 ai 5 euro. I carciofi quotano dai 0,30 ai 0,40 euro a capolino, mentre lo spinoso sardo può quotare 0,70 euro.

Ridimensionati i finocchi che ora non vanno oltre 1,30 euro al chilo così come le melanzane, ad eccezione delle chiare che toccano 2,30 euro. I peperoni vanno dai 2,50 dei siciliani ai 2,70 per il prodotto quadrato spagnolo. Le zucchine  partono da 1,30 al chilo per arriva a 1,50 per il prodotto con fiore da Fondi. Le patate di pasta bianca o gialla sono sui 0,50 euro al chilo, le novelle da Cipro quotano 0,90 euro. L'esotico vede l'avocado israeliano a 3,50 euro e quello spagnolo a 4,50 euro. Il mango via nave dal Brasile a 2,50 euro e quello via aerea a 6,50 euro.

A Rimini vanno forte gli asparagi, in ripresa le fragole, fermi gli agrumi

Nella città romagnola Alessandro Marchese, presidente di Fedagro, fa il punto. “Abbiamo in ripresa le fragole, ora una Candonga dalla Basilicata quota 3,50/4 euro. Vanno bene le fave dai 2 euro a salire. Hanno prezzi sostenuti i pomodori rossi: ciliegino (2,70/2,80 euro), datterino (3 euro), Pixel (2,80) e grappolo (2,70/2,80 euro)”. Vanno a rilento gli agrumi: “E' calata drasticamente la vendita di arance, il Tarocco si è bloccato tranne alcune nicchie come il rosso fragolino sopra i 2,50 euro. Poca richiesta ache per le diverse varietà di clementine”.

Vanno forte gli asparagi: “Un articolo che sta tirando. Abbiamo origini diverse: dalla Campania a 5/5,50 euro al chilo, poi il siciliano premium extra a 8/8,5 euro del produttore Sovrano mentre l'asparagina quota intorno ai 7 euro. Infine la linea veronese del marchio Spagnolo intorno ai 9 euro“.

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