C'è da capire l'effetto Burian, il vento siberiano che imperverserà a breve sulla penisola, ma preoccupa di più l'andamento lento degli scambi nei mercati all'ingrosso italiani. La paura del drastico calo delle temperature fa correre alla raccolta di alcuni prodotti e fa aumentare le scorte, ma senza esagerare sottolineano i grossisti, per difendersi da eventuali e probabili aumenti dei prezzi. Ma il vero problema è il calo dei consumi e delle vendite di ortofrutta. Sul fronte prezzi le zucchine e le melanzane scendono ancora nelle quotazioni, le arance vedono più richiesta della seconda che della prima, tengono bene i kiwi, si vendono bene le fragole dalla Basilicata e arrivano alcune primizie come gli asparagi.
A Roma movimento lento, bene le fragole e i kiwi gialli
Poco movimento a Roma come ci spiega Riccardo Pompei, presidente Fedagro locale e vicepresidente dell’associazione nazionale, che ricorre a una metafora: “Siamo lenti come con la formazione del governo“. Chiaro, manca lo sprint e l'effervescenza. “Si vende qualcosa, ma siamo a rilento”. Si spende meno anche quando si consuma: “Non è un anno buono per le arance: si vende più la seconda che la prima” ovvero il consumatore guarda con attenzione anche ai centesimi di differenza. Sul fronte agrumi si vendono clementine e mandarini, seppure a fine campagna nazionale, in particolare dalla Spagna: “con le varietà Hernandina e Nadorcott che quota fino a 1,80 euro“. Vanno bene sia le fragole, da 5 a 5,50 euro con le varietà Candonga e Rossetta, sia i kiwi gialli con quelli a marchio Jingold che oscillano dai 3,80 ai 4 euro al chilo.
Rallentamento nella vendita dei carciofi, spuntano i primi asparagi
Per sottolineare il calo nelle vendite, Pompei fa riferimento all'andamento dei carciofi: “Si vendevano bene fino alla settimana scorsa, ora sono al rallentatore”. Sui prezzi e sulle varietà c'è ampia scelta, poco è cambiato rispetto alla settimana scorsa. “Sono arrivate alcune primizie come gli asparagi quotati da 6 a 7 euro al chilo mentre la prima asparagina selvatica si vende a 25 euro. Poi abbiamo i friggitelli a 1,80 euro mentre per le zucche c'è una grande varietà con la pugliese a 0,50, la tunisina a 0,70 e quella di Mantova a 1,60 euro”.
Zucchine scese a 0,70 euro, scorte per il Burian
Quasi a stretto giro abbiamo assistito a una vera e propria caduta del prezzo di alcuni ortaggi come le melanzane che ora si trovano tra 0,80 e 0,90 euro, la varietà lunga arriva a 1,30 e quella viola tra 1,40 e 1,50 euro. Molto giù le zucchine che stanno sugli 0,70 euro, i peperoni dalla Spagna da 1,30 a 1,40 e non siamo lontani dalle quotazioni del prodotto siciliano, mentre sui pomodori ci sono questi prezzi: Ciliegino 1,50; Piccadilly 1,20 e grappolo 1 euro. Infine le cipolle di Tropea da 2 a 2,20 euro. In vista del Burian si fanno scorte: “Ma si tratta di qualche acquisto in anticipo vista la prospettiva degli aumenti che si attendono, ma non possiamo certo caricare troppo”. Non c'è la corsa visti i tempi.
In Sardegna calo delle vendite del 25%, arance a 0,50 euro
Cenzo Pisano, rappresentante di Fedagro per i grossisti sardi, usa poche parole ma chiare: “Stiamo andando male, questo periodo è sempre stato tremendo, ma quest'anno ancora di più”. Parlano i numeri: “Faccio i confronti e vedo un calo che può arrivare al 25% delle vendite“. Andiamo a vedere l'andamento degli articoli nell'isola: “Sono fermi anche prodotti come mele e pere. Le arance in media si vendono a 0,50 per arrivare a un massimo di 0,70 per la roba bella. C'è poca richiesta e parlo di un prodotto locale buonissimo e con una bella produzione”.
Vanno a rilento anche i mandarini siciliani che quotano da 0,90 a 1 euro mentre le clementine con merce spagnola e pugliese oscillano da 1,20 a 1,30 euro”. I kiwi arrivano dal Veneto e vanno da 2 a 2,10 euro al chilo per le pezzature grosse e 1,50 euro quelle più piccole.
Pronte le fragole locali, raccolta anticipata delle arance per il Burian
Nel mercato sardo di Sestu sono arrivate le prime fragole sarde, quelle coltivate nell'oristanese che raggiungono una quotazione intorno ai 12 euro a padella. Sul fronte carciofo spinoso si registra il calo della richiesta e dei prezzi: “Abbiamo da 0,90 a 1 euro la prima contro gli 0,20 della seconda. Gli ortaggi sono soprattutto di origine locale e abbiamo le melanzane intorno a 1,70 euro e quelle nere da 1,30 a 1,40; i pomodori a grappolo 1,20 poi il cavolfiore a 0,70 e finocchi a 0,60 euro. Infine, i funghi con il Cardoncello pugliese intorno agli 8 euro”. Ma ora si ha paura per il gelo del Burian: “Per la Sardegna si annunciano temperature che vanno da 4 a 3 gradi sotto lo zero, si sta affrettando la raccolta delle arance per salvarle“.