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07 gennaio 2025

Dai mercati: Tarocco sui 2 euro, rialzo per i pomodori

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Per fortuna c’è stato un calo alla produzione che ha permesso di non generare un eccesso di offerta durante le festività quando i mercati hanno sofferto la frammentazione infrasettimanale delle chiusure e, quindi, delle vendite. 

“Oggi gli scambi hanno ripreso a decollare”. Parole di Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi del mercato ortofrutticolo di Verona, che ha tracciato per myfruit.it il quadro delle dinamiche commerciali e delle quotazioni di frutta e verdura nel periodo post-festività. Il termometro segna una ripresa. 

Tempo di arance Tarocco e si vedono i calibri medio grandi 

Prende spazio nei box la varietà di arance Tarocco dalla Sicilia e come sottolinea il responsabile del listino del mercato veronese: “Si vedono anche i calibri medio-grandi. Queste le quotazioni secondo i calibri: il 9 a 1 euro il chilo, con l’8  si sale a 1,20 mentre il 6 si presenta a 1,50 e infine con il 4 siamo intorno ai 2 euro”. 

In alcuni degli altri mercati il calibro più grande può superare i 2 euro il chilo. Alcuni esempi: Bologna, Rimini e Firenze (2,50 euro), Milano (2,20), Napoli (2 euro).  Per il calibro più piccolo, il 10, in alcuni mercati si scende  fino a 0,70 euro il chilo. 

Navelina: presenza del prodotto spagnolo

Le bionde con la varietà Navelina nei calibri più grandi oscillano tra 1,50/1,60 euro il chilo a Bologna, Firenze, Milano. Il calibro 6 vede la presenza anche di prodotto spagnolo che a seconda della qualità registra circa  20 cent di differenza con le arance italiane e siciliane. Tengono il prezzo – intorno all’euro – i calibri più piccoli.  In Sardegna la varietà Vaniglia si vende fino a 1,50 euro il chilo il prodotto alla rinfusa con foglie. 

I bergamotti calabresi a 2,50 euro il chilo, clementine da 70 cent a 1,30 euro

Sempre buone quotazioni per il bergamotto calabrese che in media nei mercati si vende sopra i 2 euro il chilo, in alcuni supera anche i 3. Abbondanti e a prezzi interessanti per il consumatore finale le clementine comuni che quotano da 70 cent a 1,30 euro il chilo.  Al mercato da Milano le prime Orri da Israele che quotano sui 3 euro il chilo.

I mandarini Avana in media quotano da 1,20 a 1,50 euro il chilo, quelli tardivi presenti in meno piazze riescono a spuntare qualche cent in più. 

Sui limoni Primo Fiore il derby tra Sicilia e Spagna tra 1,40 e 1,60 euro

Il Primo Fiore registra la consueta competizione tra l’origine siciliana e quella spagnola con una forbice tra i 10 e i 20 euro, da 1,40 a 1,60 euro, a seconda della qualità e del mercato.  Lo Sfusato della Costa d’Amalfi Igp raggiunge i 2,50 euro il chilo.  Chiudiamo con i pompelmi da Cipro che quotano tra 1,20 e  1,50 euro il chilo. 

Fragole in calo dopo le primizie oltre i  10 euro il chilo 

 Dopo aver toccato “picchi di 20 euro al collo da 2 kg  e 10 euro il chilo, i prezzi sono leggermente diminuiti – conferma Bonizzi - attestandosi tra i 15 e i 18 euro al collo e dai 7  ai 9 euro al chilo. L’origine è Marsala e Basilicata”.  In alcuni mercati come Bologna hanno quotazioni leggermente più alte. 

Cala la richiesta di uva

Finite le feste cala richiesta di uve. “La domanda è lenta, piuttosto debole, con prezzi stabili ma vendite contenute, soprattutto per l'uva conservata italiana. La varietà Red Globe dal Perù e la Aledo spagnola hanno mantenuto prezzi sostenuti, intorno ai 3,50 euro il  chilo, ma c’è poco interesse”.  In alcuni mercati l’Aledo supera i 4 euro mentre la Red Globe è stabile sui 3,50 euro. 

I kiwi: partita con il prodotto greco 

A Verona c’è una buona richiesta del prodotto locale. Queste le quotazioni: “I 100 grammi sono sopra i 2 euro  - spiega Bonizzi – mentre il 160 grammi quota intorno ai 3 euro per il prodotto in doppio. Con le padelle si devono aggiungere circa 20 cent”.  

Nei mercati c’è anche prodotto greco che per la grammatura 120/130 grammi quota  da 1,80 a 2,20 euro il chilo.

Il giallo vede quotazioni sostenute con il Zespri sui 6 euro il chilo. Il prodotto senza marchio italiano registra queste quotazioni per il 120/130 grammi: Bologna (5 euro), Firenze (5,30), Napoli (4,20). 

Stabile il mercato delle mele

A Verona le dinamiche delle mele sono stabili. “Le Golden in padella se origine veneta con calibro 80/85 quotano 1,30 euro mentre il prodotto dal Trentino di marca  sale a 1,50/1,60 euro il chilo”.  La varietà Annurca con il bollino Igp quota in media sui 2,50 euro il chilo. La Kissabel dai 2,80 ai 3 euro il chilo. La Royal Gala registra oscillazioni di prezzo a seconda di origine e marca, in media da 1,40 a 1,70 euro il chilo. 

Le pere Abate sui 3 euro

Il calibro più grande delle pere Abate, il 14 pezzi origine Emilia Romagna,  oscilla da 2,50 a 3,50 euro il chilo secondo la qualità e i mercati. Abbondantemente sopra i 2 euro la varietà William con origine emiliano romagnola. Sopra i 2 euro il chilo anche la varietà Decana Comizio dall’Olanda

Ci sono ancora colli di ciliegie cilene ma con prezzo in discesa e quotazione in media sui 15 euro il chilo. I cachi mela Persimon spagnoli nel  calibro più grande quotano intorno ai 3 euro. 

Ortaggi: prezzi stabili e buona disponibilità

Iniziamo dai cetrioli. “I prezzi si sono mantenuti stabili, quelli lavorati in padella a 1,10 euro il chilo, a  più strati scendono a 1 euro. Le melanzane avevano toccato i 3 euro - ricorda Bonizzi - quella ovale ora è scesa a 2,50.  Le varietà viola, striata e lunga quotano sempre 3 euro”. 

Per l’insalata Gentile i prezzi sono rimasti contenuti, non più di 1,10/1,20 euro per l’extra mentre scende sotto l'euro la prima categoria”.

Si registra un calo dei prezzi per le zucchine di calibro medio-grande, mentre quelle di calibro più piccolo provenienti da Sicilia e Fondi mantengono prezzi più elevati. Ecco le quotazioni di Verona: “Il calibro 7/14, ma c’è poca quantità, quota dai 2,50 ai 3 euro il chilo; il 14/21 dalla Sicilia si ferma a 1,20 mentre con l’origine Fondi si sale a 1,30 euro. Infine lo zuccone destinato all’esportazione. colli da 5 chili, quota sugli 0,80 euro”.  

Risalgono i pomodorini 

I finocchi presentano prezzi stabili, con quotazioni che variano da 1,30 e fino a 1,50 euro il chilo per il prodotto extra. Bonizzi conclude con i pomodori: “Il datterino sopra i 3 euro e il Ciliegino oltre  2,20/2,50 euro per il buon prodotto. Si sono registrati degli aumenti. Il Grappolo italiano si vende intorno a 1,50 euro, quello olandese vede delle offerte a 1,30 euro. C’è anche prodotto spagnolo, ma si preferisce l’origine nazionale”. 

I carciofi al mercato di Milano: da 50 cent fino a un euro

Partiamo dai carciofi spinosi, di categoria I, con diametro compreso tra 7,5 e 9 cm e a più strati. Il prezzo unitario varia tra 0,80 e 1,00 euro. Per la varietà Violetto senza spine, di categoria I e origine Sardegna, i prezzi oscillano tra 0,50 e 0,90 euro a capolino. Infine, i carciofi Violetto Tema, anch'essi di categoria I e provenienti dalla Sardegna, mostrano una forbice di prezzo compresa tra 0,70 e 0,85 euro.

Le quotazioni milanesi delle cipolle

Iniziamo dalle cipolle rosse di Tropea, prima categoria, provenienti dalla Calabria e confezionate in trecce. Questa varietà pregiata si attesta su una forbice di prezzo tra 2 e 2,50 euro il kg. Per quanto riguarda le cipolle tonde bianche, calibro 60-80, vendute alla rinfusa in casse e di origine italiana, il prezzo varia tra 0,80 e 1 euro il chilo.

Le cipolle tonde dorate, calibro 60-80, mostrano due opzioni di confezionamento: alla rinfusa in casse, con prezzi tra 0,50 e 0,80 euro il kg; alla rinfusa in sacchi, con una leggera riduzione nei prezzi, che variano tra 0,50 e 0,70 euro.

Le cipolle tonde dorate di origine tedesca, vendute alla rinfusa in sacchi,  mostrano una forbice di prezzo compresa tra 0,60 e 0,80, leggermente superiore rispetto al prodotto italiano. Infine le cipolle tonde rosse, calibro 60-80, vendute alla rinfusa in casse e di provenienza italiana, si collocano invece su un livello più alto, con prezzi tra 0,90 e 1,10 euro il chilo.

Passando ai cipollotti bianchi, venduti in mazzi e di origine italiana, registrano un range che va da 2,20 a 2,50 euro. Infine, i cipollotti rossi di Tropea Igp, confezionati in mazzi e provenienti dalla Calabria, con quotazioni comprese tra 2,50 e 3,10 euro.

Patate da Italia, Francia, Germania e Olanda 

Le patate a pasta bianca,  calibro 40-80, vendute alla rinfusa in sacchi sono di origine italiana. Il prezzo unitario varia tra 0,60 e 0,70 euro il chilo. Per quanto riguarda le patate a pasta gialla, di calibro 40-80, troviamo diverse opzioni: Alla rinfusa in casse, di origine italiana, con prezzi compresi tra 0,75 e 1,10 euro e alla rinfusa in sacchi, anche queste di origine italiana, con prezzi leggermente inferiori, tra 0,70 e 0,90 euro.

La stessa varietà, venduta alla rinfusa in sacchi, ma di origine tedesca o olandese, si colloca in una fascia di prezzo inferiore, tra 0,50 e 0,70 euro il chilo. Passando alle patate rosse, calibro 40-80, vendute alla rinfusa in sacchi e di origine francese, il prezzo varia tra 0,60 e 0,80 euro.

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