24 ottobre 2023

Dai mercati: uva alle stelle, pomodoro grappolo anche a 3 euro

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Come previsto sale alle stelle il prezzo delle uve che in alcuni mercati, in media, superano i 3 euro. Quotazioni alte anche per il pomodoro a grappolo, con poco prodotto italiano, olandese che arriva a sfiorare i 3 euro il kg in alcune piazze. Vista la situazione arriva anche prodotto da Albania e Polonia.

Al ribasso – ma sostenuti – i prezzi per i calibri più grandi dei cachi, inizio dei kiwi italiani con oltre 2 euro il kg per il prodotto sfuso. Al via la campagna dei carciofi sardi e pugliesi, in alcuni mercati bene le castagne che pur con calibri piccolo per il buon prodotto possono arrivare a superare i 7 euro il kg. Le fragole italiane sono rappresentante da prodotto veronese e trentino, più l’origine olandese

A Padova castagne fino a 7 euro, clementine calabresi sopra i 2 euro

Quali sono gli articoli con più domanda al mercato di Padova? Risponde a myfruit.it Roberto Boscolo, presidente Fedagro Padova, che spiega queste tendenze. “Sono le castagne che registrano un buon consumo, ma c’è poco prodotto che quota da 6 ai 7 euro il kg. Poi manca l’uva che si vende dai 3 euro il kg a salire, la senza può arrivare ai 4 euro e oltre”. C’è da spendere per le uve.

Situazione agrumi? “Le arance sono in ritardo, sta crescendo l’interesse per le clementine calabresi ma non c’è molto prodotto e con prezzi ancora sopra i 2 euro il kg”. Le pere? “Manca prodotto, sono costose e si va dai 3,50 euro a salire ma non c’è richiesta. I cachi vedono aumentare la domanda, i calibri più grossi registrano una quotazioni oltre i 2,50 euro il chilo”.

Pomodoro a grappolo sfiora i 3 euro e arriva prodotto da Olanda, Albania e Polonia

Gli ortaggi? “Qui è finita la stagione locale e arrivano i prodotti dal sud. Assistiamo ai primi rincari: “Le zucchine dalla Sicilia quotano da 1,30 e 1,50 euro il kg, le melanzane vedono anche prodotto spagnolo a 0,90/1 euro il kg. Mancano i pomodori a grappolo, il prodotto italiano e scarso, l’origine olandese quota sopra i 2,50 e arriva ai 3 euro il kg. E arriva prodotto albanese e polacco per cui si spende 1,50 euro il kg”. Infine “mancano ancora le patate e le cipolle sono al rialzo. La varietà bianca quota 1/10 euro il kg. Manca la continuità”.

Anche a Verona rincaro delle uve

Al mercato di Verona Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi, conferma il dato di Padova: “Le uve sono al rialzo. In media il prodotto buono è sui 3 euro il kg,  ma si trova anche a 2 euro. La Pizzutella  da 1,50 euro, poi  la prima a 1,80 e l’extra fino ai 2,40 euro il kg. La senza semi è sui 3 euro il kg, mentre la varietà  Red Globe si ferma a  1,70 euro il chilo”.

Castagne di San Mauro di Saline e Marrone di San Zeno sui 6 euro il kg

Sulle castagne? “A Verona ci sono le  produzioni locali leggermente al ribasso con calibro 50/55  anche a 4,50 euro il kg,  il  calibro 80/85  a  3,80 euro  e il  90/95 si ferma a  3,60 euro il kg. C’è anche prodotto da Cuneo. Quotazioni più alte  per il marrone di  San Zeno Dop e la castagna di San Mauro di Saline che quota anche 5 e 6 euro il kg”.  In ferma fichidindia da Sicilia:  12 pezzi sotto i 2 euro, 14 pezzi  a 1,60, il  16  a 1,40 e il 18 sotto l’euro. Le  fragole “sono origine per la gran parte  veronese  e quotano dai 3,50 ai 4,50 massimo 5 euro il chilo.

Gli  agrumi  vedono il miyagawa da 0,80 fino a 1,20 euro il kg,  clementine calabresi  registrano il calibro 1 a 2 euro mentre con il calibro 4 si scende  a 1,20. le arance  sono origine Sudafrica e qualche quota di mandarancio dalla Spagna.

Ortaggi: sovrapproduzione locale con prodotti del Sud

Bonizzi scatta la foto sulle dinamiche di mercato: “Andamento lento, siamo ai  capitoli finali con la produzione locale che si incrocia con produzioni del Sud. Da Latina, per esempio arrivano zucchine, cetrioli,  melanzane. Sulle prime  si è allungato il ciclo produttivo  ma c’è poca richiesta. Offerta alta e domanda medio bassa.  Il mercato è  stabile sui prezzi con qualche articolo al ribasso dovuto alla sovrapposizione delle varie produzioni”.

Capitolo  cetrioli con i primi arrivi dalla Sicilia quotano 1,20 euro in padella, il locale si ferma a 1 euro.  Le  zucchine calibro 14/21 sono origine di  Fondi (1,40 euro il kg), Sicilia (1,20 euro) e il locale di prima categoria quota intorno a 1,10 euro il kg.  Lo zuccone  destinato all’esportazione quota 0,80 euro,  mentre il calibro 7/14 sale a 1,60 e tocca anche i 2 euro.  Ma le richieste sono minime. Le melanzane: la tonda locale (0,70 euro), Sicilia (1 euro) e poi Spagna con  varietà oblunga quota 0,85/0,90 euro il chilo.

Buona disponibilità lattughe con prezzi sotto l’euro

Le lattughe? “Stanno per entrare nel pieno della produzione,  c’è buona disponibilità di prodotto locale della varietà  Gentile. Si parte da 0,60 euro e si arriva agli 0,80 euro con prodotto di buona  qualità, l’extra può superare  gli 0,80 ma non si va  oltre l’euro. Cappuccia ancora dal Sud e Nord Italia e prezzi da 1 a 1,20 euro il chilo. Iceberg filmato 10/12 pezzi  arriva dall’estero: Danimarca, Inghilterra, Spagna e Olanda con prezzi al ribasso  e si va da 1,10 a 1,40 euro il chilo. I peperoni sono stabili:  ancora prodotto locale  con giallo e rosso in padella  a 1,50/1,70 euro il kg, poi il quadrato spagnolo (1,90 euro) e  olandese (anche 2,50 euro il kg)” .

“I fagiolini locali sono in forte ribasso,  raccolti  a mano quotano 1/2 euro il kg. I finocchi arrivano a 1/1,30  euro  da Campania e Avezzano.  Sta iniziando la stagione del radicchio locale:  i prezzi sono calati, il prodotto  è medio buono. Le quotazioni: il tondo Chioggia  1,50 euro, precoce lungo di Treviso 1,80, semi lungo Verona costa sui 3 euro, il variegato da 1,70 ai 2 euro  e infine il radicchio verde da campo quota 0,80/0,90 euro. Zucche ornamentali e tipo  Halloween  intorno a 1/1,50  a kg e la Delica classica  0,70 e fino a 1,30  con lavorazione speciale”.

Kiwi italiani sfusi sui 2 euro, prodotto da Grecia, Nuova Zelanda e Cile

A Verona c’è soprattutto  kiwi sfuso. Queste le quotazioni offerte da Bonizzi: “Il calibro 85/90 quota 2 euro  il kg, il 100/110  sale a 2,20/2,30  e il 120/130  a 2,40. Si tratta soprattutto di prodotto  sfuso locale, quello lavorato in  padelle sale di qualche decina di cent”.

Vediamo negli altri mercati. I kiwi verdi 110/120 grammi con origine Grecia quotano sui 2 euro il kg. Il calibro 120/130 grammi si vende sui 4 euro il kg a Cagliari, c’è ancora prodotto da Nuova Zelanda Zespri con questi prezzi: Torino (3,40/4,20 euro), Padova (4,20/4,40). C’è poi l’origine cilena sempre Zespri sui 3,50 euro il chilo.

Le melagrane in media quotano sui 2 euro il kg sia per il prodotto siciliano che per quello spagnolo che vede un prezzo un po’ più alto. Alcune quotazioni: Rimini (Spagna 1,70 euro; Italia 1.30); Firenze (Spagna 2 euro; Italia 1,70 euro); Torino (Spagna 1,90; Italia 1,40).

Quotazioni in calo per i cachi della varietà a cucchiaio, i calibri più grandi hanno perso anche 50 cent in questi giorni. Ecco le quotazioni nei mercati per il calibro 75/80 15 pezzi : Verona (2/2,30), Firenze (2,50), Torino (2,40), Padova (2,10), Cesena (3), Bologna (3) mentre a Rimini si fermano a 1,80 euro il kg. Il 24 pezzi presenta una forbice ampia: da 0.90 euro di Bergamo a 1,80 di Roma, Bologna poi 1,60 Torino e 1,30 a Rimini.

Capitolo fichidindia con i bastardoni origine Sicilia che nei calibri più grandi (14 pezzi) sfiorano i 3 euro: Padova (2,70), Bergamo (3), Roma (2,50), Torino (1,70), Firenze e Bologna 2,50 euro. Il calibro 16 pezzi si vende a 1,60, a 2 euro a Firenze e 1,40 a Torino. il 18 pezzi  1,80 a Bologna, 1,10 a Verona e 1,70 a Firenze.

Quotazioni alte per le fragole con il prodotto di origine olandese che quota intorno ai 10 euro il kg: Bergamo (8/10 euro), Bologna (7/9 euro) mentre a Milano nei giorni scorsi ha superato gli 11 euro. Le fragole di Verona quotano 4/5 euro a Verona, sui 6/7 euro il kg a Torino e tra 5/7 euro a Rimini. L’origine trentina oscilla tra 7/9 euro il kg. Infine sul mercato di Cesena le giuggiole che quotano 4,50/6 euro il chilo.

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