09 gennaio 2024

Dai mercati: zucchine e pomodori restano sopra i 2 euro

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Non c’è sovrabbondanza ed eccesso di offerta nei mercati e si registra una domanda standard. I prezzi, quindi, tengono. Sono sostenute le quotazioni di alcuni ortaggi: 2 euro le zucchine, 2,50/3 euro il pomodoro a grappolo, in calo ma senza svendita i cavoli. Prezzi alti per le arance Tarocco, ma non per le clementine. Sempre sopra l’euro le cipolle.

A Firenze con Baccini di Fedagro: “Tornati alla normalità, meglio dell’anno scorso”

“Quest’anno siamo tornati alla normalità dopo il calo di fine 2022 e inizio 2023”. Parole di Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale e presidente della federazione di Firenze di Fedagro, che commenta l’andamento delle dinamiche commerciali al Mercafir di Firenze: “Registriamo la crescita soprattutto di alcuni ortaggi, il mercato ha funzionato grazie anche alla mancanza di eccessi sul lato offerta e alla domanda standard. In questo modo si è valorizzato il  prodotto”. Non c’è stato lo squilibrio che determina la riduzione dei margini.

Zucchine da due mesi sopra i 2 euro, pomodori a grappolo a 2,50/3 euro

Vediamo gli articoli. “Le zucchine negli ultimi due mesi sono state sempre molto ricercate. Un prodotto importante e di quantità sempre oltre i 2 euro, anche le zucchine scure mentre quelle con fiore quotano 4/4,50 euro il chilo. Prezzi abbastanza alti anche i peperoni“. Senza dimenticare i pomodori. “Siamo intorno ai 2,50 /3 euro per il grappolo sia spagnolo sia italiano. Ciliegino sui 3 e datterino anche oltre i 4 euro il chilo”.

In discesa i cavoli ora fermi a 1,50 euro come le insalate

Vediamo i cavoli che a fine 2023 presentavano quotazioni elevate: “Sono un po’ ridimensionati, ma con questo clima i prezzi saliranno di nuovo. I prezzi attuali: 1,50 il kg il bianco, anche la varietà Romanesco. Le insalate dopo il prodotto mantovano si registra l’arrivo di quello della Campania con prezzi intorno a 1,50 euro il kg per Gentile e Cappuccina. Un calo complice il cambio di origine e un prodotto con minore qualità”.

Agrumi: Tarocco di qualità fino a 3 euro, clementine 1,50, limoni 1,30/1,50 euro

Capitolo agrumi? “Il Tarocco è abbastanza alto. Si parte da 1,50 euro per i calibri più piccoli fino ai 3 euro il kg per roba buona, di qualità. Le pezzature grandi mancano. Le clementine quotano 1,30/1,70 con coda calabrese e nel pieno della campagna pugliese che continuerà ancora per un mese e mezzo. Le arance Navel quotano intorno a 1 euro il kg, ma quando arriva il Tarocco perdono di interesse”.

I limoni quotano 1,30/1,50 euro il kg con prodotto siciliano e spagnolo”. Le fragole? “Sono mancate e hanno raggiunto prezzi alti nelle settimane scorse, ma ora ci sono. La Basilicata quota sui 7/8 euro il chilo. Infine le mele che rispetto all’anno scorso registrano quotazioni minori. Il prodotto non manca”.

A Trieste consumi bassi, si vendono clementine e arance Tarocco

Massimo Vitale, presidente Fedagro Trieste, spiega le dinamiche del mercato dove opera: “Abbiamo sofferto da metà ottobre,  per le feste si è un po’  lavorato ma sotto le attese  e iniziato così così il 2024. I consumi restano bassi”. Gli articoli più richiesti? “Si stanno vendendo le clementine con volumi soddisfacenti rispetto alla prima parte della campagna. Quotano da 0,80 a 1,50 euro. I piccoli calibri non hanno mercato, non vengono più richieste”.  Situazione simile per le arance: “Si è iniziato piano, ora c’è buona disponibilità. Bene le arance Tarocco anche se manca la pezzatura più grande. I calibri piccoli  quotano 0,80/1 euro il kg, quelli più grossi  fino a 1,60 e si superano i 2 euro con il prodotto di buona qualità. Consumi bassi per i limoni, c’è buona offerta e quotano  1,20/1,50 euro il kg con prodotto da Spagna e Sicilia”.

Carciofi spinosi  da 0,50 a 1 euro il capolino, Violetto 0,40/0,50

Ampia forbice di prezzo per i carciofi spinosi della Sardegna: Verona (0,50 euro il capolino),  Firenze e Bologna (1 euro); Torino (0,60), Rimini (0,80), Napoli (1,10).   Il violetto pugliese registra queste quotazioni: Verona (0,50), Firenze (0,60), Bologna (0,80), Torino (0,40), Rimini (0,70), Bologna (0,90).

Cipolle anche a 1,40/1,50 euro  e patate da 0,70 a 0,90 euro

Sempre sostenute le quotazioni delle cipolle. Iniziamo dalle bianche piatte che si vendono a 1,40 euro il kg. Le tonde vanno da 1 a 1,40 euro il kg. Le dorate sono intorno e sopra l’euro e fino a 1,20 euro il chilo. Oltre all’origine italiana c’è prodotto austriaco a Padova (0,95/1,20 euro il kg) e francese a Bergamo (0,60/0,70 euro il kg). Con la varietà rossa si è sopra l’euro il kg: Verona (1,20), Torino (1,10), Padova (1,10), Napoli e Cesena (1,20). Il Tema dalla Sardegna: Verona (0,50), Firenze (0,50),

Le patate a pasta gialla oscillano da 0,70 a 0,90 euro il kg e hanno diverse origini. A Verona il prodotto italiano quota 0,50/0,70 euro il kg, a Torino l’origine tedesca si vende a 0,60/0,80 euro il chilo. A Bologna prodotto olandese a 0,60/0,90 e euro il kg e a Bergamo il prodotto francese in media a 0,50 euro il chilo.

Cachi spagnoli a meno di 2 euro, ciliegie sui 20, meloni brasiliani 1,50/1,80

I cachi vedono la presenza soprattutto di cachi spagnoli Persimon con quotazioni medie a 1,50/1,80 euro il chilo. Al termine le castagne, c’è prodotto dalla Spagna sui 5 euro il kg e sui 4,50 per quello italiano. Le ciliegie cilene  continuano ad essere presenti con  quotazioni dai 18 ai 23 euro il kg. Ancora dal Sudamerica i meloni, quelli gialli brasiliani che quotano 1,50/1,80 euro il kg.  Sempre sostenute le quotazioni delle pere visto il drastico calo della produzione. I calibri più grandi della Abate emiliano-romagnola toccano i 3,50 euro il kg, arrivando anche a 4 euro.  La Decana Comizio olandese  14 pezzi presenta un’ampia forbice ma in media supera i 2,50 euro il kg per  il 14 pezzi e spesso supera i 3 euro il kg con il 12 pezzi.

Uve:  sui  4/5 euro il kg l’Aledo spagnola,  anche sotto i 4 la Red Globe peruviana

Ancora uva nei banchi all’ingrosso. La spagnola Aledo è in calo ma quota tra i 4 e i 5 euro il chilo. A Verona (4,20),  Bologna (5), Torino (4,40), Rimini (5), Napoli (4,30). Dal Perù arriva la rosata Red Globe con queste quotazioni:  Verona (4,10), Bologna (5,50),Torino (3,65), Rimini (5).

Kiwi da Italia e Grecia, le quotazioni anche del giallo

Il kiwi verde Hayward  presenta una forte variabilità di prezzo secondo la qualità. C’è origine italiana e greca, ampia presenza di marchio Zespri.  In media per il 120/130 grammi si superano  abbondantemente i 2 euro per arrivare ai 4. Ecco le quotazioni per il giallo italiano Zespri: Verona e Bologna (7), Firenze (5,50), Torino (5), Rimini (6,50), Napoli (5).

Il listino dei funghi

Il Pleurotus ostreatus, conosciuto con diversi nomi tra cui Orecchione,  è ben presente nei mercati italiani con quotazioni da 2,60 a 3,50 euro il kg secondo le diverse piazze. Nel dettaglio: Verona (2,80), Firenze, Padova e Bologna  (3), Torino (3,25), Napoli (3,20). Un altra varietà sono i prataioli bianchi con queste quotazioni: Bologna e Torino (2,50), Padova (2,70), Napoli (2,30).

Listino esotico: Avocado peruviano 5 euro il kg

Il listino esotico vede l’ananas gold origine Costa Rica e maturazione in pianta oscillare per il 6 pezzi da 1 euro (ma in pochi mercati) fino a 1,80 euro il chilo. Spesso il prezzo medio si attesta a 1,30/1,40 euro il kg. Il 7 pezzi via area vede una forbice tra 3,50 e 4 euro il chilo. Con un prezzo medio di 3,70/3,90 euro.

In crescita il prezzo dell’avocado che con la varietà Hass e origine Perù che raggiunge i 5 euro il kg: Verona (4,20), Torino (4,60), Rimini (4,60), Padova (4,85), Cesena (4,50). C’è anche prodotto israeliano. Al mercato di Caserta San Tammaro quota 3,60/3,80 euro il chilo.

Il passion fruit dalla Colombia quota in media sui 5/6 euro il kg: Verona (4,70), Torino (5,80), Rimini (6,50). Il mango via nave dal Brasile si vende tra i 2 e i 3 euro il kg mentre il via area può arrivare a 9 euro. Ancora Brasile con la papaya che quota dai 4 ai 5 euro il chilo.

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