Ingrosso

14 gennaio 2025

Dai mercati: zucchine fino a 2 euro, costosi i pomodori

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Poca domanda, ma prezzi sostenuti. I problemi alla produzione dell'ortofrutta si riflettono nelle dinamiche commerciali dei mercati all'ingrosso. Dove si vendono bene i carciofi, il prezzo non è calato dopo le feste come di solito accade. 

Aumento rilevante, invece, per le zucchine, da poco sopra l'euro della settimana scorsa verso i 2  attuali, tengono il prezzo, sempre sostenuto, i pomodori. Il Grappolo sopra i 2 euro, e al rialzo quasi tutti gli ortaggi. Alla fine della campagna delle clementine comuni è tempo delle varietà tardive. Ancora arance bionde dalla Calabria a cui si sommano le diverse varietà del Tarocco. 

A Firenze con Baccini: "Problemi alla produzione, prezzi medio alti per gli ortaggi"

Le dinamiche di mercato a Firenze vengono offerte a myfruit.it da Aurelio Baccini, presidente di Fedagro Firenze, che illustra un "un mercato lento che sconta i problemi meteo. Pesano i problemi produttivi al sud dati da brutto tempo, inondazioni, neve nel potentino, problemi in Puglia. I prezzi aumentano ma c'è poca vendita".

L'imprenditore fiorentino esplicita la variazione nelle quotazioni. "Le zucchine sono salite da 1,20 a 2 euro il chilo, il cavolfiore quota intorno a 1,50 come i cetrioli. Le melanzane fino a 2,50 euro. Tutti gli ortaggi sono aumentati, le lattughe come la varietà Gentile quota intorno a 1,50/1,70 euro il chilo".

I pomodori sempre a prezzo sostenuto 

Capitolo pomodori che da mesi si vendono con quotazioni sostenute. "Registriamo mediamente prezzi alti, non sono aumentati ma rimasti a  questo livello. Il Grappolo vale 2/2,20 euro il chilo, il Piccadilly intorno a 2,50/2,80 mentre con il Datterino siamo intorno e 4 euro e il  Ciliegino sui 3 euro. Non sono prezzi banali, così come i peperoni intorni ai 2,50 euro. Si tratta di prezzi medio alti". Le quotazioni oscillano "da 0,80 a 1 euro per le patate, stanno aumentando le cipolle". 

Tante origini e buoni prezzi per i carciofi 

I carciofi si presentano con una pluralità di origini come sottolinea il rappresentante degli operatori fiorentini: "Una campagna abbastanza completa con prodotto sardo, siciliano, pugliese.  Finora i prezzi non  sono calati come succede di solito in stagione. Il Tema quota 0,40, il  Terom 0,70 così come il Violetto. Sono i prezzi di un buon prodotto, ma si scende anche ai 0,40 per quello di seconda".  

Clementine comuni a fine campagna, aumentano i prezzi 

Baccini passa alla frutta: "Le arance rappresentano un mercato conclamato, le clementine sono a fine campagna e  i prezzi stanno iniziano ad aumentare. Un buon prodotto tardivo può arrivare a quotare 2,50 euro il chilo e stanno iniziando le campagne israeliana e spagnola con le varietà Orri e Nadorcott".  

"Le mele  registrano una campagna qualitativamente positiva  e le pere tornano alla normalità".  Ci sono prodotti che si vendono bene, ma avverte Baccini: "Sempre che non si ecceda con le promozioni che svendono il prodotto e che ci mettono in difficoltà, devi poi spiegare ai clienti che non si può vendere, senza rimetterci, il cavolfiore sotto l'euro. Non si aiuta la produzione così". 

A Pescara Palestini: "Ai carciofi italiani si associa quello tunisino"

Nonostante il calo dei consumi ci sono alcuni prodotti che si vendono bene. Come i carciofi a Pescara, lo spiega a Myfruit.it Angelo Palestini: "Manca prodotto ma il carciofo di buona qualità ha tenuto il prezzo e oltre l'italiano è apprezzato dal consumatore quello tunisino. Magari il sapore non è come quello italiano, ma si presenta molto bene. Una buona pezzatura".  

Restiamo sugli ortaggi. "Le zucchine da 1,20/1,30 sono aumentate a circa 1,80 e si prevedono ulteriori aumenti. I pomodori sono stabili. Il Pixel quota 2,50-2,70 euro, il Ciliegino 2,80 ma c'è poco prodotto. Il Cuore di Bue italiano è carente nella quantità e il prodotto è piccolo, non ha un bel colore. Lo spagnolo ha un prezzo più alto ma è più pronto. Noi lo trattiamo".

La clementina della Calabria è "a fine campagna, ma si sta iniziando a lavorare con la Spagna per le varietà tardive. Sulle arance c'è ancora prodotto dalla Calabria  e si vende bene, il Tarocco sta iniziando e si offre a prezzi più alti". 

L'uva nei mercati, presenza estera da Spagna, Perù e Sudafrica

C'è ancora uva nei mercati. Origine estera. C'è l'Aledo spagnola  che raggiunge anche i 4,50 euro il chilo, in confezione da 8,2 chili la Red Globe dal Perù che quota in media sui 23,50 euro il chilo.  La bianca senza semi  registra prodotto dal Sudafrica a 5,90 euro il chilo e con quotazione simile dal Perù.

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