Durante Interpera 2010, convegno internazionale sulla pera tenutosi a Ferrara, si è acceso un forte dibattito sulle forti limitazioni che molte catene della Grande Distribuzione stanno imponendo ai produttori riguardo al numero di principi attivi tollerato. Maurizio Sgobbi, dell’impresa Mazzoni, ha denunciato tra l’altro: “Noi stiamo risentendo della revoca di molti principi attivi a basso costo, sostituiti con un numero limitato di principi attivi forniti da società che ne detengono i brevetti. Sono scomparsi, peraltro, i prodotti generici, che come avviene nei farmaci hanno la proprietà di calmierare i prezzi”. Per Gabriele Ferri di Naturitalia è “inaccettabile” che oggi molte catene distributive vogliano imporre un numero massimo di residui, “perché le tecniche produttive hanno ormai raggiunto livelli straordinari”. Dall’altra parte Ulrich Spieckermann, di Edeka, ha suggerito di adottare la soluzione trovata dalla sua catena distributiva, dove non si limita il numero di principi attivi, ma la quantità. “Edeka – ha detto – ha posto il limite del 70% dei valori massimi consentiti dalla legge, senza porre un limite sul numero di principi attivi”.
22 giugno 2010
Dalla GDO troppe restrizioni sui principi attivi
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