Da un comunità di persone, raccontate attraverso un libro con 100 interviste “non convenzionali”, può nascere qualcosa di più grande, in grado di mettere in campo idee comuni? Se n’è parlato all’ultima edizione del Macfrut di Rimini all’interno del grande stand allestito da La Grande Bellezza Italiana, che ha ospitato una seconda tappa di presentazione del libro “100 volti dell’ortofrutta italiana”, scritto da Claudio Dall’Agata, direttore generale del Consorzio Bestack, dopo quella dello scorso 17 febbraio che si è tenuta a Bologna durante Marca Fresh.
Ovviamente la risposta alla domanda iniziale è stata positiva e, secondo l’autore del libro e gli ospiti della tavola rotonda che ha ragionato intorno a questo tema – Maicol Mercuriali, giornalista e comunicatore, Cristina Furiani, responsabile commerciale di Geofur, con la presenza di Leonardo Odorizzi, amministratore della Odorizzi srl – è possibile realizzare un ulteriore scatto in avanti che consenta alla comunità che si è ritrovata intorno a questo libro, di affrontare nuove sfide per portare valore al settore ortofrutticolo.
Tanti i temi affrontati durante l’incontro, a partire dal concetto stesso di comunità, superiore a quello più semplice di aggregazione, perché in grado di unire persone che hanno già instaurato una relazione dalla quale partire per organizzare progetti comuni. Così ha fatto d’altronde La Grande Bellezza Italiana, rete di imprese nata nel 2018 dall’unione di sei aziende che, come ha sottolineato Cristina Furiani durante l’incontro, continuano a mantenere la loro specificità, pur portando avanti progetti comuni che non sarebbero in grado di vedere la luce se agissero singolarmente. Il grande stand presente al Macfrut, che riunisce anche i consorzi Igp dei prodotti commercializzati da La Grande Bellezza, ne è l’ultima dimostrazione.
“Troppe persone si sentono leader?”. Secondo Maicol Mercuriali, uno dei problemi principali, quando si affronta il dibattutissimo e invocato tema dell’aggregazione nel settore ortofrutticolo, poi puntualmente disatteso a fine convegni, dipende dalla presenza di una buona dose di personalismi che certo non aiutano processi di nascita di vere comunità in grado poi di condividere idee utili a tutto il settore. Idee che, sempre secondo Mercuriali, consentirebbero anche di pensare ad una comunicazione del settore che vada oltre le tematiche legate al salutismo e al benessere, certamente presenti, ma forse non più sufficienti per incentivare il consumo di prodotti come quelli ortofrutticoli che soffrono un costante e preoccupante calo dei consumi.
Ma cosa c’entra la realizzazione di un libro che intervista i protagonisti del mondo ortofrutticolo, che arriva dopo il lancio degli Spettacoli alla Frutta, ulteriore format originale nato in seno a Bestack, con la strategia di un Consorzio che ha come obiettivo e mission l’innovazione e la ricerca nel settore degli imballaggi di cartone ondulato? È una domanda che Claudio dall’Agata si è sentito ripetere spesso e alla quale anche questa volta ha risposto illustrando quanto successo dopo queste operazioni: persone che prima non collaboravano, seppur appartenenti allo stesso settore, ora cominciano a farlo, utilizzando strumenti – vedi gli spettacoli teatrali all’interno di un supermercato e ora un libro dove si raccontano, anche a livello personale – che potremmo definire “laterali” rispetto al loro business principale, ma poi in grado di creare i presupposti affinché nasca qualcosa inerente i loro ambiti più strettamente professionali.
Nascerà, quindi, qualcos’altro nel prossimo futuro? La volontà di non disperdere quanto di buono si è creato in questi mesi intorno al libro, c’è. Non resta che attendere qualche ulteriore sviluppo, ancora più concreto.
Crediti foto: Carlotta Benini e Orma Comunicazione