È difficile nel mondo della frutta secca, così come d’altronde avviene all’interno di molte altre referenze alimentari, avere un’idea generale dei prezzi, sia all’ingrosso che al consumo. Con Angelo Madaschi, broker di questo settore e clienti principalmente presenti nel mondo dei mercati ortofrutticoli, abbiamo cercato di capire come si comporta il mercato con tre referenze: i datteri, che sono nel vivo della loro commercializzazione e consumo proprio in questo periodo, delle arachidi, richieste tutto l’anno ma con un picco proprio durante il Natale e, infine con le noci, che invece rappresentano la frutta secca che maggiormente è riuscita a destagionalizzarsi.
Ecco di seguito i prezzi di datteri arachidi e noci.
Datteri
I datteri israeliani costano molto, proprio per la loro qualità eccezionale. Si va dai 7,50 fino ai 10, 50 euro al chilo all’ingrosso
Al pubblico poi? “Dipende ovviamente da mercato a mercato, ma in linea di massima deve aumentare il prezzo poi del 70%”. Con i datteri tunisini, invece, che vedono lo sbocco principale nella gdo e durano tutto l’anno, si cala notevolmente: “tra i 50 e i 60 centesimi per una vaschetta da 250 grammi, quindi circa 2 euro al chilo. Anche in questo caso i ricarichi poi al pubblico sono dell’ordine percentuale simile a quelli israeliani”.
Arachidi
Anche nel mondo delle arachidi Israele si contraddistingue per prezzi e qualità superiori: “Cinque euro al chilo all’ingrosso, mentre quelle egiziane circa 2,30/2,40 euro al kilo, quelle cinesi circa 2 euro al kilo e infine quelle americane provenienti dal Texas, che rappresentano la massa del mercato, a 1,60 al chilo”.
Noci
Infine le noci: “Questo è un mercato veramente complesso, c’è un mondo al suo interno, quindi è difficile scendere nei dettagli a causa delle tante varietà, pezzature e provenienze. Comunque si va dai 3 ai 7 euro al chilo all’ingrosso. Il prezzo al pubblico poi subisce un ricarico almeno doppio”.