In primo piano e attualità

07 aprile 2025

Dazi, la risposta dell'Ue: poche idee, e non chiare

280

Evitare spaccature nell'Ue a 27, scongiurare uno scenario da Anni 70, quando - allora come ora - la reazione spropositata dei mercati portò alla stagnazione economica, con conseguente crescita nulla accompagnata dall’inflazione. E' questo il piano dell'Europa per rispondere ai dazi introdotti nei giorni scorsi da Donald Trump, presidente degli Stati Uniti. 

Ma, va detto, per ora le idee del Vecchio Continente non sono chiare: c'è chi spera nella negoziazione, chi invece invoca all'aggressività. In ogni caso, lato mercati finanziari, l'introduzione dei dazi ha portato solo segnali negativi: le borse europee sono in rosso (Milano la peggiore, -5), Wall Street ha da poco aperto con un tonfo: il Dow Jones perde il 3,25% a 37.071 punti, il Nasdaq cede il 3,96% a 14.969,91 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,62% a 4890.45 punti. 

"Gli Stati Uniti hanno la possibilità di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatta decenni fa - ha commentato il presidente Trump - Non siate deboli! Non siate stupidi! Non andate nel panico! Siate forti, coraggiosi e pazienti e la grandezza sarà il risultato!".

Profondo rosso

Le Borse perdono, e tanto. Hong Kong crolla con -13,22%, mentre Tokyo perde il 7,83 per cento. Lunedì nero anche per l’Europa: Milano a -5% più ottimiste Londra, Parigi e Madrid, Lo scenario tracciato dagli analisti non è positivo: si dice che in soli tre giorni sulle piazze globali siano stati bruciati 9.500 miliardi di dollari, si parla di probabilità di recessione degli Stati Uniti al 45% nei prossimi 12 mesi. E i Bitcoin sono in netto calo.

Uno spiraglio?

Visto lo scenario, secondo i media americani, il presidente Donald Trump starebbe valutando di sospendere per 90 giorni i dazi nei confronti di tutto i Paesi, tranne che per la Cina.

I punti (quasi) fermi

Nel frattempo, però, l'Ue ha cercato di trovare una soluzione. Oggi 7 aprile, in Lussemburgo, si è tenuto il vertice dei ministri europei del Commercio: obiettivo esaminare la situazione dopo lo showdown tariffario della Casa Bianca. Per ora una linea comune non c'è: si è solo stabilito che occorrerà reagire entro il 10 maggio, quando cioè le prime due settimane borsistiche del prossimo mese saranno completate. 

Come però non si sa: forse con una web tax - una sorta di dazio occulto? - denominata stagflazione, sicuramente evitando che gli stati membri su muovano in ordine sparso. Quello che è certo è che, al momento, i Paesi dell’Unione europea non hanno ancora ben capito che cosa fare. 

"Siamo pronti a negoziare, abbiamo offerto dazi zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare", ha affermato Ursula Von der Leyen,  presidente della Commissione europea.

Le posizioni in campo

La Francia, dice di non escludere alcuna opzione, nemmeno quelle "estremamente aggressive". La Germania invita evitare un'escalation: “rimanere uniti", è l'invito da Berlino. E l'Italia? Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha precisato che “ci sarà, con effetto dal 15 aprile, una lista di prodotti americani su cui mettere i dazi. È una vecchia lista congelata", quella definitiva verrà stilata tra stasera e domani.  "La seconda serie di contromisure - ha aggiunto - dovrebbe entrare in vigore il 15 maggio, c'è ancora tempo per la trattativa".

"Dobbiamo lavorare per evitare assolutamente una guerra commerciale - ha precisato Tajani - Dobbiamo trattare, lo deve fare l'Ue unita". 

Potrebbe interessarti anche