“Dopo settimane di attesa, grazie all'accordo raggiunto sul bilancio europeo 2021-2027, mettiamo nero su bianco all'impegno preso con i nostri agricoltori, produttori e aree rurali: due anni di estensione dell'attuale Politica agricola comune e, già da gennaio 2021, oltre 8 miliardi di euro a sostegno del settore, duramente colpito dalla pandemia da Covid-19″. Così Paolo De Castro, relatore per il Parlamento Ue del Next Generation Eu per lo sviluppo rurale, ha commentato l'esito del voto a larghissima maggioranza (653 a favore, 19 contro, 22 astenuti) con il quale l'Assemblea plenaria a Bruxelles ha dato il definitivo via libera agli aiuti straordinari stanziati dall'Unione.
“Oltre alla dotazione di 8.07 miliardi, di cui 925 milioni assegnati all'Italia – prosegue De Castro – nel 2021 gli agricoltori europei potranno beneficiare di ulteriori 2,6 miliardi derivanti da un anticipo dei fondi per lo Sviluppo rurale. Per un pacchetto totale di oltre 10 miliardi di euro, con una quota nazionale per l'Italia pari a 1.22 miliardi; quota che, con il co-finanziamento nazionale, potrà come minimo essere raddoppiata. Ora – sottolinea il coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici in commissione Agricoltura – gli Stati membri dovranno rendere questi fondi disponibili il prima possibile tramite i piani di sviluppo rurale, affinché possano davvero aprire la strada alla ripresa economica nel nome della resilienza, della sostenibilità e della digitalizzazione, e in linea con gli obiettivi delineati dal Green Deal”.
“Ai giovani agricoltori e allo sviluppo socio-economico delle zone rurali – chiarisce De Castro – dovrà essere dedicato almeno il 55% dei fondi per sostenere investimenti in innovazione, agricoltura di precisione, maggiore sicurezza sul lavoro, energie rinnovabili ed economia circolare, filiere corte. Un altro 37% di risorse aggiuntive, dovrà invece essere investito in pratiche ad alto valore aggiunto ambientale, quali l'agricoltura biologica, la riduzione delle emissioni agricole di gas serra, la conservazione dei suoli, il miglioramento della gestione idrica e il benessere animale”.
Non solo fondi aggiuntivi, indica De Castro “ma anche il rafforzamento delle misure di gestione del rischio, con l'abbassamento dal 30 al 20% delle soglie minime di perdita di reddito o produzione per poter attivare i fondi mutualistici contro le avversità climatiche, e lo strumento di stabilizzazione del reddito aziendale”. Ancora, “abbiamo esteso la misura straordinaria di sostegno alla liquidità delle aziende agricole che potranno ricevere fino a 5mila euro di sostegno anche nel 2021, così come i programmi operativi per ortofrutta e apicoltura che dureranno fino al 31 dicembre 2022. Nel settore vitivinicolo, viene prolungata la durata dei diritti di impianto, permettendo ai produttori di non perdere diverse migliaia di ettari di potenziale vitivinicolo. E come per il vino, gli Stati membri potranno definire regole di commercializzazione per migliorare il funzionamento del mercato dell'olio d'oliva”.
“Ancora una volta – conclude l'eurodeputato PD – il Parlamento ha dimostrato di saper essere motore del processo legislativo europeo, raggiungendo risultati fondamentali per un settore che – anche nei momenti più bui della pandemia – non si è mai tirato indietro, continuando a garantire il cibo che arriva ogni giorno sulle nostre tavole”.