La storica azienda Antonio Ruggiero, che da più di 130 anni si dedica alla lavorazione di patate e cipolle di qualità, ha presentato il nuovo posizionamento con un importante investimento pubblicitario multicanale.
“Non si tratta solo di un restyling del nostro logo – ha commentato l'Ad, Angelo Ruggiero – quanto di un nuovo percorso per il gruppo che oggi vuole raccontare al grande pubblico una storia di qualità e tradizione che si tramanda nella nostra famiglia da cinque generazioni”.
“La nostra azienda ha radici antiche e oggi è leader del mercato delle patate in termini di volumi, fatturato e presenza sul territorio. Disponiamo infatti di sei hub (Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna) per il conferimento, la lavorazione e lo smistamento dei nostri tuberi – spiega Ruggiero – La nostra gamma, selezionata per offrire le migliori patate per ciascun specifico utilizzo, mette i nostri clienti in condizione di ottenere il meglio da ogni ricetta”.
“Prima di scendere in campo con la comunicazione abbiamo voluto consolidare la nostra presenza sul territorio con la costruzione da una parte di nuovi impianti per essere sicuri di potere mantenere la promessa di efficienza e qualità ai nostri clienti della distribuzione e ai consumatori finali e, dall’altra parte, abbiamo voluto evolvere la nostra offerta non solo per offrire un’ampia scelta ma anche, e soprattutto, per cominciare a educare il cliente finale alla complessità e versatilità del mondo dei tuberi – conclude – E’ stato seguito un processo di selezione del partner di comunicazione che ha visto spiccare, in una short list di nomi importanti, Oceans, l’agenzia di Marco Ruggeri con approccio moderno ma costituita da veterani delle multinazionali del marketing e della comunicazione. Agenzia e cliente hanno lavorato fianco a fianco alla strategia che ha definito il nuovo posizionamento. Successivamente sono stati rivisti logo (restyling), immagine coordinata sito web (completamente rinnovato in termini di grafica e di user experience), nuovo visual per tutte le linee di prodotto”.
Fonte: Antonio Ruggiero