Recentemente mi hanno proposto di tutto, anche il sushi ma mai il kaki!”
È stata questa una delle risposte che l'azienda campana Divano ha raccolto durante la sua esperienza di degustazione in store in alcuni punti vendita dell'insegna Pam. Un'operazione che ha visto protagonisti i kaki tipo e Brillante e che, tra i vari risultati che voleva raggiungere c'era anche quello di conoscere quale tipologia preferiva il consumatore.
L'obiettivo dell'operazione non era solo quello di voler aumentare il sell out, quanto anche di ““sentire la voce” del consumatore e “ricevere un riscontro di prima mano sui propri prodotti, senza intermediazioni e filtri analitici sui dati di vendita. Un primo breve ma significativo “assaggio” di rapporto diretto fra produzione e consumo che l'azienda intende coltivare sempre più per il futuro” afferma l'azienda in una nota.
Risultati? “Prima di tutto, una conferma della qualità percepita. Difatti, dopo aver degustato e apprezzato il prodotto, buona parte degli assaggi si sono tradotti in acquisti” continua Divano. “Ma anche l'opinione di chi non ha comprato è stata interessante in tal senso. Si trattava spesso di consumatori proprietari di una o più piante di kaki (dato vero e diffuso in diverse aree e città di provincia) che, all'assaggio dei prodotti Divano, si sono espressi in questi termini “È squisito, genuino come quello del mio giardino!”. Una chiara indicazione, secondo l'azienda: “Se ne deduce che il gusto è al top perché, per definizione, il kaki del proprio giardino è insuperabile!”
Sul fronte di quale tipologia sia la migliore solo una lieve prevalenza delle preferenze per il Rojo Brillante, quindi il kaki a polpa soda, “ma più per una maggiore comodità di consumo rispetto al Kaki Tipo (a polpa morbida) che per una vera scelta di gusto. Il che pone l'attenzione su una problematica non ignota e cioè di come rendere più pratico il consumo della varietà tradizionale, tipica italiana”.
Inoltre, conclude l'azienda, “non ha stupito constatare che rispetto alle proprietà nutraceutiche del kaki la sensibilità del consumatore è stata parziale. Si tratta di attributi qualitativi non immediatamente percepibili, la cui presentazione richiede un tempo che le persone non hanno mentre fanno la spesa. Per una efficace diffusione di queste informazioni occorrerà ricorrere ad altri contesti e ad altri mezzi di comunicazione”.