Uno dei mercati da osservare con attenzione a breve è certamente quello delle mele. Sia a livello nazionale che internazionale. I quantitativi, come si sa, subiranno importanti diminuzioni a causa del maltempo che ha colpito non solo l'Italia ma anche molti altri paesi produttori a livello europeo.
Le prime stime parlano di una produzione complessiva europea di circa 9 milioni di tonnellate, inferiore quindi del 25% rispetto al 2016, ma con areali molto importanti che subiranno perdite anche del 50% o addirittura del 70%.
“I prezzi delle mele ritorneranno in autunno a livelli remunerativi, ma quello che dobbiamo assolutamente evitare sono punte speculative” afferma Gerhard Dichgans, direttore del Consorzio Vog, uno dei grandi attori del comparto melicolo sia italiano che internazionale.
Secondo Dichgans la prossima campagna, proprio a causa delle gelate di aprile, avrà come prima conseguenza uno squilibrio a livello varietale in Trentino- Alto Adige: “questo vale in primis per le Golden, in netto deficit, mentre per le Gala il raccolto sarà ai livelli normali, visto che il fondovalle ha potuto difendersi dal gelo con gli impianti antibrina”.
Se, per la stagione 2017/2018 in casa VOG è ancora presto per fare previsioni – “Sì dovrà attendere ancora qualche settimana, ma ci attendiamo un buon raccolto sia a livello quantitativo che qualitativo” – l'atmosfera che si respira qui sembra comunque nettamente più positiva rispetto a chi invece avrà certamente cali produttivi importanti, resa ancor migliore dal consuntivo finale della campagna che si è appena conclusa e che, continua il Direttore “dopo due stagioni di magra, si chiude con un ottimismo ritrovato”.
Bene gli ultimi due mesi di campagna. Ottime performance dalle mele Club e del biologico
La campagna che si è appena conclusa ha avuto un inizio complesso spiega Dichgans, con una produzione per la terza volta consecutiva di oltre 12 milioni di tonnellate e caratterizzata dalle stesse criticità degli ultimi anni, a partire dall'embargo russo che blocca la principale destinazione dell'export melicolo polacco, primo paese produttore europeo, alla quale si aggiunge l’instabilità politica e finanziaria dei paesi nordafricani, che come sappiamo ormai da anni rappresentano un mercato sempre più importante per molti produttori melicoli, italiani in primis.
“La stagione 2016/2017 ha ricalcato un po’ la stagione precedente. Anche se i prezzi si sono ripresi – commenta Dichgans – la domanda troppo debole che arriva dai mercati nordafricani ha penalizzato le due varietà principali richieste dal bacino mediterraneo: le Golden e le Red Delicious”
“Al contrario, le nuove mele Club – continua sempre il Direttore di Vog – ancora una volta hanno dimostrato la loro resilienza alla crisi, con ottime performance di vendite e di remunerazione per i produttori, e questo vale anche per il comparto delle mele biologiche che hanno chiuso un'ottima campagna commerciale: e la domanda è destinata a crescere ancora.”
“In questo segmento premium del mercato, la soddisfazione maggiore forse viene dalle Kanzi®: un aumento del 50% del raccolto, frutto dei nuovi impianti messi a dimora, ci ha dato la possibilità di prolungare per la prima volta la stagione fino a luglio, e vedere quanto il consumatore abbia gradito questa mela fresca e saporosa proprio nelle settimane più calde di questa estate”.