17 marzo 2020

Dimezzate le vendite del carciofo sardo

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Il coranavirus  non risparmia uno dei simboli della Sardegna ortofrutticola: il carciofo, spinoso e non. Coldiretti stima perdite per  20 milioni di euro e la svendita del prodotto:  quotato 25 centesimi rispetto ai 60-70 della media. Quasi un terzo in meno. La situazione è seria e scatta l’appello alla solidarietà rivolto sia ai consumatori sardi sia alla Gdo.

Salvatore Lotta di Orto di Eleonora: “Mercati chiusi e metà del prodotto invenduto”

Salvatore Lotta, manager di Orto di Eleonora

Salvatore Lotta, sales management dell’azienda l’Orto di Eleonora, stima un calo del 50% nelle vendite. “Una parte considerevole del prodotto si vende nei mercati e questi sono chiusi. Stesso discorso per il mondo della ristorazione completamente fermo, un canale importante chiuso”. E’ andata meglio con la Gdo: “Fino alla settimana scorsa hanno ritirato, per via della grossa domanda, anche il 45%  in più di  prodotto e hanno creato le scorte. Ora il fenomeno si è assestato”.

Volano i costi per i troppi turni, anche nelle ore notturne

C’è sofferenza anche sul lato dei costi: “Gli spazi dell’azienda sono quelli dei periodi normali e non di emergenza. Noi rispettiamo le prescrizioni  e le distanze perché ci sta a cuore la salute dei nostri dipendenti, ma questo si traduce in più turni e in lavoro notturno. Sono tutti fattori – sottolinea il manager sardo – che fanno aumentare i costi. Senza dimenticare gli effetti negativi del clima sui prezzi, ora arriveranno prima anche  gli asparagi ma le famiglie non sono pronte al loro consumo”.

A Valledoria conclusa in anticipo la stagione della IV gamma

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Spinosello e Spinosella, la IV gamma del carciofo spinoso

Ci spostiamo più a Nord dove Carlo Cherchi, direttore del consorzio di tutela del carciofo spinoso sardo Dop scatta per myfruit.it  una foto della situazione: “Chi lavora con i mercati è fermo, quasi a zero, soffre un leggero calo invece chi opera con la Gdo”. Cherchi collabora con la Cooperativa Casu di Valledoria che per prima ha lanciato la IV gamma del carciofo con Spinosello e Spinosella: “Si è partiti discretamente, poi la Gdo ha bloccato queste referenze e ormai la stagione è conclusa”. Il motivo? “Ci sono problemi di manodopera ed è un prodotto che richiede tempo nella gestione visto che deve andare in frigo”.

Appello a Gdo e consumatori  per consumare il carciofo 

Come non far perdere reddito ai produttori? Coldiretti punta oltre che sulla Gdo sui consumatori affinché consumino prodotti locali. Salvatore Lotta fa un ragionamento sull’export: “Visto che alcune nazioni ci chiudono le frontiere allora, faccio un esempio, invece di importare ortaggi dall’estero spingiamo il consumo del carciofo e dell’asparago. Prima i nostri prodotti”.

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