14 dicembre 2023

Dinamica alla Bologna Tech Week

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La ricerca tecnologica è una risorsa fondamentale per progettare l’agricoltura del futuro. Non domani, ma già oggi, per ridurre e prevedere i rischi e per adattare i processi produttivi verso una maggiore efficienza e sostenibilità. L’innovazione tecnologica è un alleato determinante della produzione agricola in un panorama complicato dal cambiamento climatico e profondamente impegnato nella ottimizzazione delle risorse naturali a disposizione.

È quanto è emerso durante la conferenza su Agritech e Sostenibilità: Visioni di futuro rigenerativo, organizzata nell’ambito della Bologna Tech Week. Nel panel degli interventi Cristiano Spadoni, (project development leader di Image Line), Duccio Caccioni (direttore marketing & qualità del Caab di Bologna), Francesca Valenti (professoressa associata al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari), e Alessandra Ravaioli, presidente di Dinamica Scarl, la società consortile leader nella formazione agricola e forestale in Emilia-Romagna con nove sedi sul territorio, 1000 corsi all’anno, 17mila ore di lezione con la partecipazione di circa 25mila utenti tra agricoltori, tecnici e giovani in formazione iniziale.

La tecnologia al servizio degli agricoltori

“Parlare di Agritech e futuro rigenerativo significa mettere al centro gli agricoltori e l’agronomia”, ha dichiarato la presidente Alessandra Ravaioli, “Dinamica, società leader in Italia per la formazione agricola ha un ruolo chiave nel trasferire le conoscenze e l’innovazione tecnologica agli agricoltori. Oggi è in atto una vera e propria rivoluzione nel campo dei big data, super calcolo e intelligenza artificiale che darà luogo a nuovi strumenti per una agricoltura sempre più competitiva. Sarà indispensabile creare percorsi formativi idonei all’applicazione di tutta questa innovazione, a partire dalla formazione scolastica, a tutti i livelli, fino a giungere alla formazione professionale.”

Il ruolo dell’agronomo sarà di nuovo determinante”, ribadisce Ravaioli, “In questo contesto voglio citare un grande agronomo di fine 800, Gaetano Cantoni, che aveva studiato medicina ma poi si era appassionato di agricoltura per affinità biologiche con la scienza medica. Cantoni è un precursore dell’agricoltura rigenerativa che sarà un percorso determinante, a mio parere, per il futuro della produzione vegetale. Il terreno e la sua fertilità sono come il microbiota umano. Se sta bene, tutto va bene, se si scompensa arrivano i problemi. E oggi, la nostra frutticoltura, ad esempio, ha problemi di resa, perché ha problemi di fertilità. Applichiamo scientificamente l’agricoltura rigenerativa perché è indispensabile per ritrovare l’equilibrio produttivo e usiamo le tecnologie più innovative per farlo”.

Dinamica ha preso parte, nel piano di sviluppo rurale 2014-2022 a numerosi Goi (Gruppi operativi per l’innovazione) inserendo la formazione nel processo di sviluppo dell’innovazione in regione. Sono stati anni difficili ma Dinamica ha gestito la formazione agricola di 86 Goi su 129 con attività formativa formale finanziati dalla Regione Emilia Romagna.

I temi sono per lo più incentrati su aspetti di compatibilità ambientale e sociale della produzione anche nell’ambito del benessere animale e su quelli legati alla competitività in agricoltura (robotizzazione, lotta alle nuove patologie da funghi e insetti alieni) strumenti di approccio al mercato, nuove produzioni e nuove sfide per combattere i danni da cambiamento climatico.

Oggi la complessità è ancora maggiore e l’impegno della formazione ancora più grande ma il futuro si gioca facendo le scelte giuste negli anni che stiamo vivendo.

Fonte: Dinamica Scarl

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