L'avocado è un frutto ricco di benefici per la salute umana, ma sale spesso sul banco degli imputati per l'impatto negativo sull'ambiente. Sia per i trasporti e relative emissioni quando arriva da mete lontane che per il consumo idrico quando viene prodotto in Spagna o in Italia.
Paesi che stanno subendo un intenso livello di siccità e altre conseguenze dei cambiamenti climatici. Come non rinunciare a questo superfood, le sue qualità benefiche sono ampiamente riconosciute, e mitigare le conseguenze ambientali? Trasformandolo in un sostituto della carne.
Consuma meno acqua rispetto ai prodotti di origine animale
C'è da diventare più vegetariani. Questa la nostra interpretazione delle parole di Julio Berbel, esperto di agricoltura e acqua e professore all’università di Cordoba, che al congresso dedicato al frutto a Fruit Attraction di Madrid, presente anche l’Organizzazione mondiale dell’avocado (Wao), ha detto: “Gli avocado sono ingiustamente diventati il capro espiatorio nelle discussioni emotive riguardo l’utilizzo dell’acqua in agricoltura e il colpevole della siccità spagnola. La realtà dei fatti, però, è molto diversa”.
Questa la sua spiegazione nel dettaglio: “Gli avocado utilizzano decisamente meno acqua rispetto a molti prodotti di origine animale. È giunto il momento di riconoscerli come un’alternativa sostenibile nel passaggio verso diete ricche di vegetali che apportano vantaggi sia alle persone che al pianeta”, ha aggiunto.
La comparazione con altri prodotti sul lato emissioni
Ma come si spiega l'impatto? "Ci sono degli studi che hanno dimostrato che gli avocado hanno un’impronta idrica media totale di circa 800 litri per chilo e 2,4 kg di emissioni di Co2 sempre per chilog. Gli avocado utilizzano acqua dalle 8 alle 10 volte in meno rispetto al manzo, al cioccolato e al caffè e producono 25 volte meno gas serra del manzo, 10 volte meno del formaggio e circa la stessa quantità di quella utilizzata da altri frutti".
Salvate il frutto avocado. Questa la filosofia dell'intervento che denuncia l'accanimento contro un prodotto quando il suo apporto è contenuto: La Wao ricorda anche che l’industria dedicata all'avocado rappresenta solo lo 0,031% del commercio globale di colture, riducendo ulteriormente il suo impatto complessivo sull’ambiente. Inoltre rappresentano soltanto il 4-5% della produzione mondiale di ortofrutticoli".
Il problema è globale e interessa tutti i prodotti, ma si risolve con interventi attivi in campo, nel trasporto e in reparto. Ci sono sistemi e tecnologie che permettono di ridurre il consumo del suolo e della risorsa idrica e pure delle emissioni nocive durante il trasporto.
Più che un processo pubblico a un solo frutto, servono interventi economicamente sostenibili per ridurre le esternalità negative di produzione, distribuzione e consumo.
