Che sarebbe stato un primo giorno affollato era chiaro fin da stamattina, quando le porte di Fruit Attraction (da oggi 8 ottobre a giovedì 10, a Madrid) erano ancora ufficialmente chiuse.
Un traffico intensissimo ha paralizzato tutta l'area della fiera e non solo, nello stupore dei taxisti e dei driver. "Ma è una manifestazione così importante?", ha chiesto ai giornalisti colui che guidava lo shuttle dall'hotel al quartiere fieristico. La risposta è stata corale: "E' una fiera che sta crescendo".
Una fiera che piace
E' solo il primo giorno ed è dunque impossibile anche solo abbozzare un bilancio. In ogni caso già i numeri pre-evento confermano la crescita del format, che quest'anno conta 2.146 aziende espositrici (+7% rispetto allo scorso anno) provenienti da 56 Paesi dislocate su dieci padiglioni, per un totale di 70mila metri quadrati di superficie espositiva (+9%).
E' il sentimento tra gli stand a parlare: myfruit.it ha fatto il punto con gli espositori.
"Noi frequentiamo Fruit Attraction da anni, negli ultimi tre da espositori. Quest'anno ci sono tutti", sintetizza Alessandra Menengon, Co-Ceo di McGarlet.
Ma perché negli ultimi anni Fruit Attraction è esplosa? Le risposte sono diverse: di sicuro a molti piace il periodo, per tanti è l'inizio della stagione o comunque un buon momento per fare il punto. "Il calendario è perfetto", argomenta Luca Battaglio, Ad di Battaglio.
Altri sottolineano la collocazione geografica strategica, l'aeroporto di Madrid è un hub comodo per tutto il mondo: "Da qualsiasi Paese si può volare comodamente su Madrid", evidenzia Ettore Cagna, presidente di Op Agricola Don Camillo.
Ad altri ancora piace credere in un progetto che si sta sviluppando.
"Negli ultimi tre anni abbiamo sempre partecipato a Fruit Attraction e siamo contenti di osservarne la crescita - spiega Sergi Ferrer, direttore della filiale Italia di Girò - Tutti i nostri clienti sono qui, è un'opportunità per incontrarli".
Tra i veterani di Fruit Attraction anche Melavì: "E' una fiera in cui è fondamentale esserci - riassume il direttore Gianluca Macchi - Nel corso degli anni ci ha permesso di diversificare la nostra clientela".
La prima volta a Fruit Attraction
Come mia prima volta a Fruit Attraction l'inizio è promettente.
Oltretutto sono in buona compagnia. Tra le new entry ci sono Agricola Don Camillo e Battaglio: "Qui ci si conosce tutti, non potevamo più mancare come espositori - commenta Ettore Cagna - E' un format armonioso, che negli ultimi anni si è sviluppato. Sono certo che la crescita non sia finita".
"Dai primissimi movimenti del giorno uno Fruit Attraction si conferma interessante e partecipata, così come l'abbiamo conosciuta da visitatori - aggiunge Luca Battaglio - E' partita bene e, ne sono sicuro, finirà benissimo".
Première anche per Euro Company, trasformatore di frutta secca: "Le aspettative sono alte - racconta Emanuele Pollero, brand manager dell'azienda - I nostri prodotti si collocano nel reparto ortofrutta e per noi è importante incontrare i buyer della distribuzione".
Primo anno anche per Francesco Marangio, titolare della Marangio produzione ortaggi. "Siamo dei piccoli produttori di ortaggi siciliani, il nostro obiettivo è uscire dai confini italiani. Abbiamo scelto di investire in Fruit Attraction per proiettarci all'estero".
Appuntamento a domani
Dunque l'appuntamento è a domani, ancora tra i padiglioni di Fruit Attraction. A Madrid ci sarà anche il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, che visiterà gli stand italiani e che interverrà a sostegno delle eccellenze italiane del comparto ortofrutticolo che nel 2023 hanno raggiunto un valore complessivo di oltre 10 miliardi, contribuendo per il 18% al totale dell'export agroalimentare del Paese.
Fruit Attraction vede la partecipazione di oltre 2.000 espositori provenienti da 56 Paesi, con una presenza di 260 aziende italiane, fa sapere il Masaf.
Insomma, quest'anno ci sono proprio tutti.