Politiche agricole

12 luglio 2024

Dl Agricoltura è legge

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Approvato dal Parlamento il Dl Agricoltura, festeggia il ministro Francesco Lollobrigida. Commentano in positivo imprenditori agricoli e anche istituti di ricerca come Crea. Ma non mancano le critiche per la persistenza della burocrazia e l'obbligo di assicurare i veicoli agricoli. Intanto il ministero chiede alla Commissione Ue di attivare misure eccezionali per eventi climatici

E' legge

“Il Dl Agricoltura è legge. Ringrazio tutti i parlamentari che hanno sostenuto questo decreto, i sottosegretari Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo, e i presidenti delle commissioni agricoltura di Camera e Senato, Luca De Carlo e Mirco Carloni. Mettiamo a terra importanti interventi per il settore agricolo, della pesca e dell’agroalimentare, ne potenziamo l’impatto e introduciamo nuovi strumenti per affrontare le crisi e le emergenze. La conversione in legge del decreto rappresenta un importante tassello della strategia complessiva che il Governo Meloni ha disegnato per lo sviluppo del settore agricolo e della pesca e che mira in prospettiva a rilanciare complessivamente l'agricoltura italiana anche a livello europeo e mondiale”.  Questo l'intervento del ministro Lollobrigida, dopo la conversione in legge del Dl Agricoltura.

Stanziati 500 milioni 

“Abbiamo messo a disposizione oltre 500 milioni di euro per sostenere le filiere in difficoltà, affrontare le emergenze, garantire maggiori controlli, specialmente sulle importazioni e assicurare un giusto reddito ai nostri produttori”, ha sottolineato il ministro. 

“Inoltre, abbiamo rafforzato, insieme alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, le azioni a contrasto del caporalato e contro le pratiche sleali per chi compra prodotti agricoli sottocosto, perché le eccellenze del nostro made in Italy devono essere legate non solo alla qualità indiscussa delle produzioni agricole italiane, ma anche alla dignità dei lavoratori agricoli. Continueremo a sostenere i nostri pescatori, agricoltori e imprenditori che ogni giorno fanno grande la nostra Nazione. La difesa del settore primario rappresenta un interesse centrale per il Governo", ha concluso il ministro.

Oltre il Dl chiesta alla Commissione Ue l'attivazione di misure per gli eventi climatici estremi

Ultima novità insieme alla legge è la richiesta alla Commissione Ue attivazione misure eccezionali per eventi climatici. Quelli avversi del primo semestre 2024. Il ministro ribadirà tale richiesta nel corso del Consiglio Agrifish programmato per il 15 luglio a Bruxelles.

La richiesta è stata supportata da un documento di analisi della situazione meteoclimatica redatto in collaborazione con Ismea, con il quale si evidenzia che in Italia si sono registrate condizioni diametralmente opposte: il Sud è stato colpito, ed è tuttora interessato, da una fortissima siccità, mentre nel Nord si sono verificati fenomeni alluvionali catastrofali ed esondazioni.

A favore del Dl il Crea

Il Dl  Agricoltura, appena approvato, conferisce un nuovo protagonismo al sistema agroalimentare italiano, sostenendo i comparti in difficoltà a causa di fattori estranei, come i conflitti e il quadro geopolitico internazionale, le zoonosi e le fitopatie e, non ultimo, la siccità. Sono previsti incentivi alle imprese e interventi sulla regolazione delle filiere produttive, a tutela del produttore, del consumatore e dei lavoratori”.  Parole di Andrea Rocchi, presidente di Crea.

“Da presidente del principale ente di ricerca italiano sull’agroalimentare, che ha coordinato il più importante progetto di ricerca pubblica sulle Tea, non posso che accogliere positivamente il provvedimento dedicato alle tecniche di evoluzione assistita:  sia per la proroga al 31 dicembre 2025 relativa alla sperimentazione in campo, sia per l’ampliamento delle tipologie di piante modificabili, che si estende da quelle resistenti alla siccità e a certi di tipi di patologie a quelle con migliorate proprietà in termini di qualità nutraceutiche".

Rocchi conclude: “Si tratta, dunque, di un provvedimento ampio ed articolato,  che dimostra la ferma volontà del ministro Francesco Lollobrigida, del Masaf e dell’intero Governo di rilanciare ed innovare un settore strategico per il Paese, che vale il 15% dell’intera economia, con un fatturato di 549 miliardi di euro, e occupa oltre 900.000 persone.

Plaude Copagri

“Dalla moratoria per i mutui e i finanziamenti contratti dalle aziende che hanno subito riduzioni del volume d’affari alla fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tea, passando per i diversi interventi compensativi per le filiere in difficoltà e per le imprese danneggiate dalla peronospora, dalla flavescenza dorata e dalla moria del kiwi, sono davvero numerose le positive misure messe in campo dal governo e dal parlamento in favore dell’agricoltura”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista. 

“Di particolare rilevanza, inoltre, sono gli interventi per la ristrutturazione dei settori olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario del comparto del latte ovi-caprino, ai quali vengono destinati 15 milioni di euro totali, così come quelli sul carburante agricolo agevolato e, soprattutto, le misure emendative per incrementare i controlli contro lo sfruttamento del lavoro e per istituire un sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura, così come ripetutamente richiesto dalla Copagri”, ricorda Battista.

Bene l'intervento su pratiche commerciali scorrette 

“Particolare favore si esprime, poi, per gli interventi miranti a rafforzare il contrasto alle pratiche commerciali sleali tramite una più dettagliata definizione dei costi medi di produzione, dei costi di produzione e dei prezzi dei beni, aggiunge il presidente della Copagri.

Restano criticità e burocrazia

“Restano, però, ancora molti nodi da sciogliere per liberare il Primario dai tanti lacci e lacciuoli che ne frenano lo sviluppo, messo a serio rischio dai sempre più evidenti effetti del climate change e dai noti incrementi dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, che vanno a erodere ulteriormente la già scarsa redditività delle aziende”, prosegue Battista, ad avviso del quale “è inoltre necessario continuare a lavorare per favorire l’aggregazione e sostenere l’imprenditoria giovanile”.

Delusi per l'obbligo di assicurare i veicoli agricoli fermi 

“Sul settore, inoltre, continua a pesare la spada di Damocle della burocrazia e della sempre più avvertita necessità di snellire le numerose incombenze e adempimenti amministrativi che gravano sulle spalle dei produttori agricoli, sottraendo tempo prezioso alle normali attività quotidiane. Penso, ad esempio, all’entrata in vigore dell’obbligo di assicurare i veicoli agricoli fermi e non circolanti su strada, della quale avevamo chiesto una proroga già dalle prima ore successive al via libera del Consiglio dei ministri al testo; tale intervento, pur essendo di immediata attuazione e non comportando ulteriori o nuovi oneri perla finanza pubblica, non ha trovato spazio nella conversione in legge del testo”, conclude il presidente.

Coldiretti a favore 

Questo il commento dell'associazione: "Il Dl agricoltura diventato legge rappresenta per Coldiretti un passo importante per la nostra agricoltura e per il ruolo che dovrà ricoprire in Europa. All’interno sono contenute molte delle proposte che erano state avanzate dall’organizzazione agricola: dalla moratoria sui debiti delle aziende agricole agli strumenti di contrasto al caporalato e al fotovoltaico selvaggio, passando per il sostegno alle aziende per le misure per il contrasto alla xylella e per quello alle filiere in difficoltà fino ad arrivare agli interventi per il problema del granchio blu e alla diffusione della peste suina dovuta alla proliferazione degli ungulati".

Tutti interventi, insieme ad altri, che permetteranno di rispondere in modo più adeguato e completo alle necessità del settore agricolo, che si prepara ad affrontare sfide significative come l'aumento dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e gli effetti dei cambiamenti climatici. Ora sarà fondamentale non fermarsi e agire dove ancora servono soluzioni come ad esempio sul tema delle assicurazioni dei mezzi agricoli, che permetterebbe di non aggravare i costi delle imprese agricole e di alleggerire gli oneri burocratici.

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