Politiche agricole

09 maggio 2024

Dl Agricoltura, il commento del ministro Lollobrigida

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Intervistato dal quotidiano Il Tempo, il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ha commentato il nuovo Dl Agricoltura che è stato approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri e che introduce disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale.

Al suo interno sono affrontati vari temi, dalle malattie animali alla diffusione del granchio blu, dalle misure di sostegno al credito delle aziende alla moratoria sui mutui, ma anche interventi per una maggiore l’efficienza del sistema informatico agricolo nazionale (Sian), finanziamenti aggiuntivi per le produzioni di kiwi e ristori per danni da peronospora.

L’esercito è mobilitato in maniera più chiara in questa campagna di contrasto e la protezione civile, qualora ne sussistano i presupposti, potrà intervenire in sostegno alle azioni che il commissario riterrà opportuno prevedere. Parallelamente continuiamo a lavorare in Europa per favorire l’adozione di una normativa che differenzi in modo netto la gestione della fauna selvatica rispetto alle misure finalizzate alla sicurezza degli allevamenti. La peste suina africana è un esempio che conferma la necessità della presenza dell’uomo come bio regolatore. Il Governo Meloni è in prima linea per contenere un fenomeno che potrebbe avere conseguenze negative per il settore suinicolo italiano e mettere a rischio l’export di uno dei nostri prodotti di eccellenza”, ha dichiarato Lollobrigida al quotidiano Il Tempo.

Altra questione fondamentale è quella legata alla siccità: le scarse piogge di quest’anno stanno mettendo in difficoltà molte produzioni rendendo necessario ragionare in termini di risparmio idrico e di utilizzo mirato delle risorse.
“Nel Dl Agricoltura – ha spiegato Lollobrigida – abbiamo guardato in termini strategici alle vicende legate alla siccità, un fenomeno non più emergenziale ma ciclico che colpisce l’Italia da oltre vent’anni. Con il decreto Siccità siamo intervenuti su alcuni nodi cruciali, con l’obiettivo di garantire l‘efficacia dei sistemi idrici, aumentare la capacità di invaso e ridurre le dispersioni di acqua dalla rete. L’istituzione della cabina di regia ha rappresentato un altro fondamentale passo avanti per la gestione e la supervisione degli interventi irrigui. Con le norme inserite nel Dl Agricoltura intendiamo potenziare ulteriormente le infrastrutture e migliorare l’efficacia del decreto Siccità dello scorso anno, con la definizione da parte del commissario straordinario di un piano di interventi urgenti da sottoporre all’approvazione della cabina di regia entro il 30 settembre di quest’anno”.

Il tema è ovviamente legato a quello più ampio della necessità di adottare uno stile produttivo e di vita più rispettoso dell’ambiente che tuttavia, secondo Lollobrigida, non dev’essere slegato dalle esigenze economiche.
“In Europa vogliamo un’agricoltura meno subordinata all’ambiente o, meglio, all’ideologia ambientalista. Perché laddove c’è attività agricola c’è un profondo rispetto dell’ambiente e tutela del territorio. Bruxelles ha cominciato a comprendere che l’agricoltura non è nemica dell’ambiente. Sarà necessario rivedere il concetto di una sostenibilità ambientale completamente slegata da quella economica. Non possiamo sacrificare interi settori produttivi per raggiungere la transizione green”.

Con il Dl Agricoltura arriva inoltre lo stop alla possibilità d’istallazione di pannelli fotovoltaici a terra nei terreni produttivi, pratica che Lollobrigida definisce selvaggia.

“Siamo convinti – ha dichiarato il ministro – che la terra serva per produrre e non per speculare e che si debba sostenere la produzione energeticacompatibilmente con quella agricola. Proprio per questo il Governo Meloni ha voluto regolamentare in modo chiaro l’installazione dei pannelli fotovoltaici a terra e salvaguardare le aree destinate alla produzione agroalimentare. L’installazione selvaggia del fotovoltaico a terra è finita. Da oggi se si vuole produrre energia sulle arre agricole la si potrà fare solo con lagrisolare innovativo sospeso che consente la coltivazione. Ovviamente il divieto di pannelli fotovoltaici a terra riguarderà esclusivamente i terreni produttivi, escludendo ad esempio cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e aeroporti, nella fascia autostradale e interne ad impianti industriali. Posso assicurare che non saranno in alcun modo messi in discussione i fondi del Pnrr”.

Fonte: ministero dell’Agricoltura

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