“Dolciumi in avancassa? No grazie!”. Così twittava il 6 maggio Mario Gasbarrino, vulcanico amministratore delegato di Unes, la catena di supermercati del Gruppo Finiper, molto attiva nell’ultimo periodo con un‘opera di riconversione di molti dei suoi punti vendita che stanno passando dall’insegna U! a quella U2. Una formula – denominata Every Day Low Price (EDLP), quindi niente volantini, niente promozioni e prezzi bassi tutti i giorni – che negli ultimi anni sta dando ottimi risultati.
E tra i tanti punti vendita in fase di ristrutturazione (oggi la nuova veste spetta a quello di Negrone, frazione di Scanzorosciate in provincia di Bergamo) spicca quello di viale Premuda a Milano dove, tra le novità classiche che contraddistinguono il lavoro di restyling di tutti i supermercati U2 – nel reparto ortofrutta c'è anche il servizio servito in questo caso – si trova anche una sorta di rivoluzione nelle avancasse. Niente snack dolci, ma spazio a quelli salutistici. “Snack controcorrente” come illustra la foto. Per esempio, frutta secca e disidratata e snack a base di mela.
Un esperimento già presente nelle catene inglesi e spesso invocato anche in Italia da molti produttori (per esempio da quelli di IV gamma di frutta) che non hanno mancato nel recente passato di criticare l’assenza di coraggio da parte della grande distribuzione nello sperimentare nuove formule per incentivare il consumo di prodotti più in linea con le esigenze salutistiche. Una posizione, d'altronde, molto ambita quella delle avancasse, dove il cosiddetto acquisto d'impulso sino ad ora è sempre stato ad appannaggio delle grandi multinazionali di snack dolci.
Credit foto: account twitter Mario Gasbarrino