Gli agricoltori hanno visto con il binocolo i ristori per le gelate e l'alluvione del 2023.
Una brutta figura di Agricat, dopo la riunione del 3 settembre si dovrebbe porre rimedio, ma ora arriva anche la tegola dell'Inps. Non sono stati, infatti, riconosciuti gli sgravi contributivi dell'ente, approvati con il decreto agricoltura, come si è letto oggi in un articolo del quotidiano economico Il Sole24Ore.
Una tegola per Emilia-Romagna, Toscana e Marche
In estrema sintesi, le imprese agricole di Emilia-Romagna, Toscana e Marche vittime dell’alluvione del maggio 2023, la catastrofe più costosa nella storia d’Italia come ha stimato uno studio del gruppo assicurativo Swiss Re con 10 miliardi di danni, di cui solo il 6% assicurato, non si sono viste riconoscere dall’Inps gli sgravi contributivi.
Una misura prevista dal decreto agricoltura (Dl 63/2024).
Secondo la ricostruzione del quotidiano la misura si sarebbe dovuta applicare a partire dalla rata relativa al primo trimestre 2024, in scadenza il 16 settembre.
Non è andata così, invece, come si legge negli avvisi di pagamento recapitati nei giorni scorsi ai datori di lavoro. Mancavano gli sgravi promessi.
Non si conosce la ragione della non applicazione degli sgravi
Cosa è successo? Ancora, come sottolinea Il Sole, non sono chiare le ragioni del mancato riconoscimento dell’agevolazione che avrebbe dovuto essere applicata automaticamente. Senza necessità di domanda e richiesta da parte dell'imprenditore.
Come per la vicenda Agricat servono più informazioni e l'azione delle associazioni degli imprenditori agricoli per risolvere la vicenda.
Nonostante il forte investimento, in Emilia Romagna il 15% dei frutteti è stato protetto con reti e altri dispositivi, per mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici su certi eventi è difficile intervenire con misure di prevenzione.