La valorizzazione della varietà “spadone” che ha reso nota la specialità di Nizza Monferrato in Piemonte, vale a dire il cardo gobbo, inizia dieci anni fa con l’istituzione di un presidio da parte di Slow Food. Ora, nonostante i tanti ostacoli burocratici che hanno caratterizzato il percorso per certificare questa eccellenza alimentare italiana, sembra che si sia giunti ad un passo decisivo. Come riporta il quotidiano La provincia, infatti, l’assessorato locale, presieduto dal giovane Mauro Damerio, vuole ora creare un disciplinare comune che coinvolga le nove zone di produzione e, successivamente, registrare il marchio “Cardo gobbo di Nizza Monferrato”. Il percorso prederà il via ufficialmente quando anche gli altri comuni coinvolti – Canelli, Bruno, Calamandrana, Castelnuovo Belbo, Incisa Scapaccino, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra e Vinchio – approveranno le delibere di routine. Quali i vantaggi? «Con il marchio potremo distinguere nettamente il prodotto d’eccellenza da quello ordinario – sostiene l’assessore Damerio – in cui magari si fanno altre scelte produttive per abbassare il prezzo, senza però ottenere l’eccellenza qualitativa finale».
Fonte foto: cucina.corriere.it