07 luglio 2013

È arrivata “La Dolcissima”, la cipolla rossa di Breme

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Una dozzina di produttori e un raccolto di circa 400 quintali l’anno. La chiamano “La Dolcissima” per merito del suo sapore deciso, ma assolutamente dolce, delicato. È la cipolla rossa di Breme che proprio in questo periodo vede il suo ingresso sul mercato, soprattutto tra fruttivendoli specializzati e mercati rionali. In ritardo rispetto al solito a causa del difficile clima primaverile di quest’anno, si troverà sino ad agosto.

Rappresenta certamente uno dei classici esempi di come anche nell’ortofrutta il terroir di origine sia fondamentale per donare prodotti di carattere e originalità. Breme è un piccolo paese immerso nella Lomellina, in provincia di Pavia: qui, solo tra le sabbie delle golene le piantine di cipolla rossa riescono a donare quelle caratteristiche organolettiche che l’hanno resa celebre e ricercata. Anche dagli chef. Sì perché ha dalla sua una versatilità non indifferente: con i nervetti, crude in insalata, fritte oppure trasformate in marmellate o salse per merito della sua dolcezza. C’è anche chi l’ha nobilitata in piatti più elaborati e creativi. È il caso di Mimo Caio Pascoli, dell’omonimo ristorante di Cusago, in provincia di Milano, che ha tra i suoi piatti storici un tortino di cipolle di Breme con caviale sevruga e salsa alla panna acida, che non a caso nel 2007 vinse il premio di Miglior Antipasto al concorso “Tradizione Culinaria e vini di Lombardia” organizzato dalla Associazione Italiana Sommelier.

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