Se è vero che la pandemia ha subito generato un aumento della domanda di agrumi, è altrettanto vero che i problemi alla produzione non sono mancati. La primavera scorsa il tema era la manodopera, che mancava. Oggi, soprattutto per i produttori che hanno optato per la vendita in e-commerce, lo spauracchio sembra essere quello della distribuzione: “Causa emergenza sanitaria – esordisce Francesco Politino, titolare della azienda siciliana AranciaDoc – i corrieri hanno meno personale a disposizione e più spedizioni da gestire. Le ricadute sulla nostra attività ci sono, perché non riusciamo più a garantire la consegna in 48 ore. E i clienti, giustamente, reclamano“.
L'e-commerce per avvicinare produttore e consumatore
Francesco, insieme al cognato Sebastiano, fonda AranciaDoc nel 2006: “Eravamo stanchi delle leggi di mercato e dei costi insostenibili lungo la filiera – ricorda Politino – Così abbiamo deciso di affidarci solo al web per vendere i nostri agrumi: una vera scommessa, siamo stati tra i primi”.
L'azienda, situata alle pendici dell'Etna, precisamente a Palagonia (Catania), ha una produzione di 50 ettari, da cui ricava un migliaio di tonnellate di agrumi: l'80% è dato da arance, il resto si divide tra limoni e clementine: “Negli anni abbiamo visto il fatturato crescere, e con esso la nostra soddisfazione – spiega il produttore – Con la vendita e-commerce abbiamo realizzato i nostri obiettivi: remunerazione più equa alla produzione, prezzi più giusti per il consumatore“.
Oggi AranciaDoc spedisce i suoi agrumi in due formati – la scatola da dieci chili e quella da 17 – e lo fa in tutta Italia e non solo: “Da un paio di anni stiamo iniziando a lavorare con l'estero, Germania, Francia, Austria – racconta il titolare – Si tratta di clienti che hanno provato i nostri prodotti in Italia e desiderano riceverli a casa”.
La stagione è buona, l'incognita è la distribuzione
Quanto alla stagione in corso, iniziata per AranciaDoc a metà ottobre, Politino è positivo per volumi e qualità, ma non nasconde preoccupazione per la distribuzione: “Da sempre garantiamo spedizioni in 48 ore – riferisce – il che contribuisce a mantenere alta la qualità del nostro prodotto. Ma quest'anno, per via dell'emergenza sanitaria, i corrieri sono in tilt: le consegne avvengono in 3-4 giorni, talvolta gli agrumi arrivano danneggiati e i reclami dei clienti sono inevitabili. Per noi, il tutto, si traduce in maggiori costi, che non riusciamo a recuperare in nessun modo”.
Per i prossimi mesi Politino auspica una collaborazione fattiva con i corrieri: “I flussi di merce sono in aumento anche per via dell'emergenza sanitaria – conclude – Chi, come noi, vende direttamente al consumatore finale, si gioca tutto sulla qualità del prodotto e del servizio. L'e-commerce è in crescita: i corrieri si adeguino al nuovo modello”.