26 novembre 2021

E-commerce food: come entrare nel business con profitto

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L'acquisto online di prodotti alimentari da molti anni registra tassi di crescita importanti, ma a seguito della pandemia da Covid-19, le persone hanno definitivamente superato un gap culturale. Per questo motivo, ora più che mai, un'azienda del settore agroalimentare non può ignorare l'e-commerce.

“Ma vendere online è proprio un altro mestiere. Richiede competenza e preparazione”, spiega l'autore, Marco Biasin (che nel 2013 ha fondato Frutta Web, il primo e-commerce di frutta e verdura in Italia ora di proprietà del gruppo Apofruit), motivando così la sua idea di scrivere un libro nel quale illustrare le differenze che distinguono (e dovrebbero orientare) un'azienda che vende food online da qualsiasi altro e-commerce.

Il food online in Italia ha raggiunto un fatturato complessivo di 2,5 miliardi nel 2020 (dati Politecnico di Milano), di cui 854 (34%) da prodotti da supermercato, 706 (28%) da food delivery, 589 (24%) dall'enogastronomia e prodotti di nicchia, e i rimanenti 351 milioni (14%) da micromodelli. Numeri impensabili prima della pandemia da Covid-19, fa notare Biasin, quando le aspettative per i prodotti alimentari online erano stimate attorno ai 700 milioni, il 25% di quanto effettivamente realizzato.

Non è un problema di domanda, ma di offerta

Nonostante il boom dei volumi venduti per la pandemia, però, il food online in Italia non ha ancora espresso le sue potenzialità. “Non è un problema di domanda, ma di offerta – sentenzia Biasin – Non è vero che il cliente non è pronto ad acquistare prodotti alimentari dal computer o che deve toccare con mano. E' un problema di offerta. Offerta che oggi non soddisfa i requisiti di moltissimi clienti disposti, invece, a comprare. Non li soddisfa in termini di qualità del servizio, di proposta commerciale, di comodità. L'intero processo di acquisto per comprare cibo online è troppo complicato ew non adeguato alla domanda per potere esprimere tutto il suo potenziale”.

Nel libro, dunque, sono raccolti spunti e linee guida frutto di anni di lavoro e – anche – di errori commessi. Sono descritti i principi applicati con successo in FruttaWeb (45mila famiglie raggiunte in quattro anni, con 3,5 milioni di visite annue al sito e 1,5 milioni di fatturato nel 2018) insieme ad alcuni illustri casi studio.

Un corso su misura

Intanto, il 3 e 4 dicembre a Fico Eataly World a Bologna si terrà Ecommerce Food, il primo corso in Italia per la vendita online di prodotti agroalimentari. Marco Biasin e Francesco Chiappini di Ecommerce-School, principale ente di formazione executive per imprenditori e manager in Italia sull’e-commerce, hanno deciso infatti di soddisfare una richiesta che arriva dal mercato.

Apre i lavori la mattina del 3 dicembre l’esperienza imprenditoriale di Marco Biasin e Francesco Chiappini, che spiegheranno i diversi modelli di business per vendere online e come fare la corretta startup del progetto. Nel pomeriggio spazio alla logistica del fresco verso il consumatore finale. Poi si affronterà il tema del marketing digitale, delle strategie su Google, Facebook e gli altri portali digitali di comunicazione, con identificazione dei nuovi canali digitali, tra cui quello di Alibaba, che porterà casi studio del proprio servizio.
Sabato 4 dicembre si inizia con la distribuzione tramite i marketplace, i canali di vendita disponibili, le leve di marketing digitale, l’e-commerce food b2b e molto altro. A seguire, due temi fondamentali, cioè gli aspetti legali del vendere food online e il tema della governance e dell’importanza del controllo di gestione per ecommerce food. Il pomeriggio, spazio alle storie di successo. I biglietti sono disponibili sul sito ecommercefood.it

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