La piana di Acate, in provincia di Ragusa, si trova in corrispondenza dello stesso parallelo, il 37°, di Huelva in Spagna, areale noto per la coltivazione di fragole e piccoli frutti. Qui Sant’Orsola, la nota cooperativa trentina di Pergine Valsugana – leader in Italia nella produzione e vendita di piccoli frutti, fragole e ciliegie tardive – ha deciso di coltivare lamponi che sono in commercio da qualche giorno. Una scelta strategica dal punto di vista commerciale, che mira ad avere un prodotto nazionale per poter sostituire quello spagnolo, oggi commercializzato con il brand “Piccoli Frutti”.
Le 18mila piante di lamponi siciliani sono coltivate in serre non riscaldate, su una superficie complessiva di circa 11.000 mq, con la tecnica di coltivazione detta del “fuori suolo”. La varietà utilizzata è la Vajolet, cultivar di lampone di proprietà di Sant’Orsola, le cui piante sono state messe a dimora a inizio dicembre e nota per le sue caratteristiche organolettiche e l’ottima shelf life. Il primo raccolto è stato effettuato a mano qualche giorno prima dell’inizio ufficiale della primavera e proseguirà fino alla metà di maggio circa.
«Ci attendiamo un raccolto complessivo di oltre 100 quintali» ha commentato Matteo Bortolini, direttore della cooperativa «che andranno a sommarsi alla produzione di lampone dei soci calabresi, che inizierà nel giro di un paio di settimane». I lamponi siciliani firmati Sant’Orsola sono destinati a clienti specializzati nel valorizzare prodotti caratterizzati da elevati standard qualitativi.