Eataly chiude gli store di Bari e Forlì. Per sempre, scelta irrevocabile. A casa 85 lavoratori. Il primo stop al format basato sulla vendita delle eccellenze agroalimentari italiane? Dall'azienda smentiscono: “La decisione di Bari e Forlì è maturata su fattori di contingenza locale. I piani di sviluppo di Eataly restano confermati“. Avanti tutta e il 20 maggio porte aperte a Londra dove la pandemia sembra arrestarsi. Il modello commerciale che conta 40 store nel mondo, senza dimenticare la paternità di Fico che riaprirà a fine mese dopo aver avviato il restyling. In una recente intervista alla testata Nordesteconomia il patron Oscar Farinetti ha sottolineato il buon lavoro degli store di Trieste a Genova. L'azienda non si ferma.
La critica dei sindacati: “Dovevano essere chiusure temporanee…”
Il sipario sullo store romagnolo e pugliese non è andata giù ai sindacati. In una nota Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedono di veder scorrere titoli di coda diversi: “Dovevano essere delle chiusure temporanee, legate alle restrizioni pandemiche, ma così non è stato. Nel giro di pochi giorni Eataly ha comunicato la chiusura dei punti vendita di Bari e Forlì: 54 dipendenti il primo, 31 il secondo. Chiusure irrevocabili dicono dalla proprietà, che non sono riconducibili solo alle difficoltà portate dal Covid: la pandemia ha dato la bastonata finale a due situazioni già precarie“. Raffaele Batani, segretario generale della Filcams Cgil di Forlì: “Una decisione drastica, che non ha minimamente preso in considerazione la possibilità di coinvolgerci per trovare soluzioni“. Antonio Miccoli, omologo da Bari, chiede: “Eataly deve percorrere ogni possibilità di soluzione tesa al mantenimento dell’investimento su Bari”.
A Bari Eataly in perdita dal primo anno
Eataly ricorda che lo store di Bari, aperto nel 2013, era legato allo sviluppo dell’area della Fiera del Levante. Scommessa persa: “Aspettative e valutazioni di sviluppo e crescita del polo fieristico non si sono purtroppo verificate. Per questo il negozio ha registrato importanti perdite sin dal primo anno“. Vani gli sforzi secondo il marchio di Farinetti: “Sono stati portati avanti tutti i tentativi possibili per rendere il negozio sostenibile, modificando più volte il layout, attuando migliorie e stringendo partnership e collaborazioni con associazioni attive sul territorio”. Non è andata bene, fine della storia.
In Piemonte Eataly investe e punta sull'agricoltura a emissioni zero
Chiude a Bari e Forlì, apre a Londra e investe in Piemonte. A Torino con Greenpea dove si allarga il catalogo green oltre l'alimentare e nella tenuta di Fontanafredda dove nelle settimane scorse è iniziata la sperimentazione di un trattore a biometano, una collaborazione con Fpt Industrial, società di CNH industrial, che permette di utilizzare gli scarti aziendali per produrre energia e far lavorare le macchine agricole a zero emissioni. In scena diversi progetti ma intanto a Bari e Forlì il sipario è calato.