Arriva il robot che sbuccia e pela frutta e verdura. Una creazione sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e del Toyota Research Institute.
Non è una novità assoluta, i robot ormai servono anche ai tavoli dei piccoli ristoranti, ma si tratta di un grande passo avanti perché usa "due mani". Il robot dimostra così una notevole abilità nel maneggiare e pelare una varietà di frutti e ortaggi, competenza complessa e critica per applicazioni industriali.
Grazie all'uso di sensori tattili, il robot può quindi riorientare quello che ha in mano, adattandosi alle diverse forme e dimensioni di frutti e ortaggi, migliorando la sua efficacia nel pelare.
Utile per la IV e V gamma e per i trasformati
Il senso di tutto questo? Aumentare la capacità robotica di funzioni complesse che possono essere applicate nell'industria alimentare. Già esistono bracci robotici negli stabilimenti che permettono l'automazione di alcune attività.
Senza dimenticare le macchine che grazie a complessi sensori leggono la qualità interna di frutti e ortaggi. Riuscire a lavorare la frutta e gli ortaggi è un'ulteriore passo avanti. Interessante non solo per la IV e V gamma ma per tutte le industrie specializzate nei trasformati da materie prime ortofrutticole.
Intelligenza artificiale anche per sbucciare la frutta
Si tratta di uno sviluppo legato all'evoluzione dell'intelligenza artificiale. Il robot, infatti, è il frutto della combinazione del braccio robotico Franka con il sistema di manipolazione Allegro. Non una semplice unione ma un lavoro portato avanti con un vero e proprio addestramento.
Con tanto di algoritmo di ricompensa quando il robot ruotava correttamente l'oggetto che aveva in mano, oppure un algoritmo di punizione quando sbagliava a ruotarlo o non lo ruotava affatto.
I suoi punti di forza, come l'adattabilità e l'uso di algoritmi di apprendimento, mostrano, quindi, un grande potenziale per migliorare l'efficienza nelle linee di produzione. Tuttavia, le sue attuali limitazioni in termini di destrezza indicano la necessità di ulteriore sviluppo per raggiungere una piena autonomia e competenza.
Il test ha permesso di comprendere la capacità del robot di pelare frutti e ortaggi specifici, come zucche, meloni e patate, e una potenziale applicazione immediata nelle industrie alimentari, dove può contribuire a migliorare l'efficienza e ridurre i costi operativi.
Le criticità
Il robot ha evidenziato difficoltà nello sbucciare alimenti di piccole dimensioni o di forme irregolari, come lo zenzero. Servono ulteriori miglioramenti nella manipolazione di oggetti non standard. Sfida non semplice da vincere.
Questo robot è stato pensato per l'industria di trasformazione, ma non mancano nei campi i robot che riescono a cogliere alcuni frutti dalla piante, per esempio le mele grazie a dei bracci robotici dotati di ventose, e soprattutto sceglierli. I sensori permettono di capire quale frutta staccare ovvero quella con il grado di maturazione scelto dal produttore.
Ci sono sempre meno donne e uomini interessati al lavoro agricolo, ma si sta lavorando alla loro sostituzione con robot sempre più addestrati a svolgere quello stesso lavoro: dal campo al post raccolta.