19 agosto 2014

Embargo Russia. Dichgans (VOG). «Spostamento globale dei flussi di merce»

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Da un parte ci sono i dati sulle stime produttive del settore melicolo fornite dopo l’annuale appuntamento di Prognosfruit, dall’altro il blocco delle importazioni da parte della Russia che, per quanto riguarda le mele, se inizialmente aveva riguardato solo quelle polacche, adesso si è esteso, come prevedibile, a tutte quelle dei paesi della Comunità europea e non solo. Gerhard Dichgans, dopo il rientro dalla conferenza internazionale del settore, analizza i possibili futiri scenari del settore. In Europa e anche in Italia, infatti, si va delineando un raccolto pieno: si sfioreranno i 12 milioni di tonnellate nei 28 Paesi dell’Unione europea, uno dei raccolti più abbondanti degli ultimi anni e con volumi record proprio in Polonia, pari a 3,5 milioni di tonnellate. La Polonia, come sottolinea lo stesso Dichgans, esporta tra le 500/700mila tonnellate proprio in Russia: il blocco comporterà non solo evidenti danni per il comparto melicolo di questo paese, ma anche cambiamenti sull’intero scenario internazionale dei flussi di merce.

«La Russia dovrà comunque provvedere a sostituire le mancate importazioni dalla Polonia e dall'Europa con prodotti provenienti da altre regioni – commenta Dichgans -. E qui potrebbero entrare in gioco la Cina e, a partire dalla prossima primavera, acquisti dai Paesi dell'emisfero sud. Ciò significa che tali quantità saranno sottratte ad altri mercati. Si avrà, quindi, uno spostamento globale dei flussi di merce dove non è ancora chiaro chi uscirà vincitore o sconfitto. Già oggi è comunque possibile trarre una conclusione, e cioè che in futuro la produzione di oltreoceano avrà un ruolo sempre più marginale sul mercato del nostro Continente, con i Paesi Europei chiamati sempre più a soddisfare autonomamente il consumo interno».

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