Colpo di scena a Bruxelles. La Commissione europea, infatti, ha sospeso le misure di emergenza che erano state prese lo scorso 18 agosto, pari a 125 milioni di euro, per aiutare i produttori di ortofrutta fresca dei Paesi degli stati membri colpiti dal blocco delle importazioni decise dalla Russia come ritorsione alle sanzioni intraprese verso il Cremlino a causa della crisi in Ucraina. Il motivo, si legge nel comunicato della Commissione europea (vedi qui): “un aumento sproporzionato di richieste per alcuni prodotti”.
Ad aver esagerato, secondo quanto riporta l’Ansa, sarebbe stata la Polonia: “l'87% di fondi destinati a sostenere i produttori Ue di ortofrutta deperibile é stato reclamato da produttori polacchi. Solo per cetrioli e cetriolini le richieste polacche sono pari al 487% dell'export annuale di tutta l'Ue verso la Russia. Stessa tendenza per cavolfiori e broccoli (il 286% delle esportazioni annuali Ue per la Russia), per i cavoli si raggiunge il 231% dell'export Ue verso Mosca. Quanto alle richieste per i peperoni equivalgono al 62% della produzione annua della Polonia”.
Nell’attesa dei prossimi sviluppi, il commissario uscente Dacian Cioloş – il prossimo commissario europeo all’agricoltura sarà l’irlandese Phil Hogan – assicura che la Commissione europea continuerà a sostenente i produttori colpiti dall’embargo russo e che presenterà “un nuovo regime nei prossimi giorni più mirato ed efficiente, continuando questo percorso”.