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28 giugno 2024

Emergenza siccità al sud, la situazione ortofrutta

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Se al nord, dopo giorni di maltempo, sta finalmente arrivando l'estate, il sud dell'Italia è da giorni vittima di un'ondata di calore. Le temperature stanno mettendo a dura prova la produzione agricola, ortofrutta in primis. 


In Sicilia danni all'agricoltura per oltre 2,7 miliardi

“La siccità estrema che colpisce in questi giorni la Sicilia sta arrecando gravi danni al comparto agricolo, stimati già in 2,7 miliardi, pari a un quarto del valore della produzione agricola regionale. Chiediamo al Governo un intervento immediato, che passi attraverso il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale e una piena operatività del fondo mutualistico nazionale. Va reso altresì al più presto operativo il sistema dei risarcimenti e occorrono nel contempo incentivi per sviluppare e implementare il sistema assicurativo agricolo”. 

È quanto chiede il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini che aggiunge:  “L’ortofrutta è in sofferenza al sud gli invasi sono ai minimi storici. Questa situazione compromette i raccolti e la redditività stessa delle imprese agricole”.

In Sardegna soffrono i frutteti

Anche in Sardegna resta la grande emergenza siccità. Secondo Coldiretti Sardegna le colture arboree (frutteti, oliveti e vigneti) sono allo stremo: "Le irrigazioni di soccorso sono indispensabili per affrontare la prolungata mancanza d'acqua in particolare nelle aree dove il servizio idrico, per vari motivi, non arriva. Si tratta di vasti territori dove insistono importanti aziende del nostro sistema agricolo e agroalimentare che approvvigionano i nostri mercati e vendono in canali commerciali nella regione e nel resto d’Italia - ricorda Coldiretti - In attesa di interventi strutturali che riguardano le politiche di settore a livello regionale come un ulteriore aumento dell’assegnazione idrica ai ai Consorzi per rispondere al meglio alle esigenze dei territori, è fondamentale un sostegno immediato anche nel breve periodo per permettere di non disperdere il lavoro delle aziende agricole che si traduce in economia, ma anche il grande patrimonio agricolo del sud dell’Isola".


Basilicata: Pisticci e Policoro dichiarano lo stato di calamità

Non va meglio in Basilicata. Prima il Comune di Pisticci, poi quello di Policoro (Matera), hanno dichiarato lo stato di calamità naturale.
"La decisione è stata presa visto il perdurare della siccità che sta colpendo duramente il nostro territorio, con gli amministratori politici comunali che si vedono costretti a chiedere interventi strutturali urgenti al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dell'Interno e alla Regione Basilicata, al fine di fronteggiare al meglio la carenza idrica per salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni delle aziende agricole, in questo momento in difficoltà per il reperimento dei giusti volumi d'acqua che ne consentono la produzione ortofrutticola", si legge in una nota dell'amministrazione municipale di Policaro.

"Considerate le attuali e numerose segnalazioni degli agricoltori - prosegue il testo - il Comune di Policoro ha dichiarato di voler chiedere l'applicazione della deroga sulle calamità naturali, che prevede criteri per indennizzi e sostegni economici alle imprese agricole che hanno subito danni da avversità atmosferiche, richiedendo interventi straordinari in misura adeguata da parte del Ministero delle Politiche agricole e forestali e della Regione Basilicata, per il risarcimento dei danni subiti nell'intero comparto".

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