26 agosto 2002

Emilia Romagna: aiuti all’agroalimentare

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Dal Diario Verde de La Gazzetta di Modena – martedì 27 agosto 2002

Piovono euro a palate sull'agroalimentare
Oltre 30 milioni a disposizione di chi trasforma o commercializza prodotti

Una pioggia di milioni di euro provvederà a rinnovare il comparto agroalimentare. E' uscito infatti in questi giorni il bando per la presentazione delle domande di contributo su «Interventi per lo sviluppo dei sistemi agroalimentari». La disponibilità finanziaria è complessivamente di 30 milioni e 987mila e 413 euro, dei quali 20 milioni e 658mila e 275 sul 2002 e 10 milioni 329mila euro sul 2003.
In pratica sono quasi 31 milioni di euro a disposizione delle imprese che svolgono attività nell'ambito della trasformazione o commercializzazione dei prodotti agricoli e sostengono l'onere di investimenti. Per accedere ai contributi le aziende devono rientrare nelle seguenti tipologie: cooperative agricole e loro consorzi, associazioni di produttori agricoli costituite in forma di società, piccole e medie imprese, società di servizi costituite in prevalenza da produttori. Gli interventi ammissibili a finanziamento comprendono: costruzione e ristrutturazione di beni immobili; acquisto di immobili; acquisto di impianti, macchinari, attrezzature compresi i programmi informatici; spese generali come onorari di professionisti e consulenti, studi di fattibilità, connesse con il progetto presentato fino ad un massimo del 12% dei costi.
Il bando di presentazione delle domande, uscito dopo l'approvazione del programma di attuazione della legge regionale 39/99 scande il 31 ottobre 2002 e le domande dovranno essere presentate entro le 17 di tale giorno al servizio aiuti alle imprese dell'assessorato agricoltura o spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento alla Direzione generale dell'agricoltura della regione Emilia Romagna – servizio aiuti alle imprese – Viale Silvani n.6 40122 Bologna(per queste farà fede il timbro postale di invio.
I progetti proposti, per essere ammissibili a contributo, dovranno prevedere una delles eguenti azioni: ristrutturazione ed ampliamento di impienti esistenti, anche in funzione dell'introduzione di nuove tecnologie e della razionalizzazione o rivoncersione dei processi produttivi; realizzazione di nuovi impianti; acquisizione di strutture esistenti subordinatamente alla realizzazione di investimenti volti alla riconversione o razionalizzazione di processi produttivi, al potenziamenti strutturale, all'innovazione tecnologica nonchè ai fini di delocalizzazione.

 

Nella foto sulla home page: L'assessore regionale Guido Tampieri

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