19 marzo 2021

Entra nel vivo la campagna fragole di Aop Luce

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Con circa duemila tonnellate di frutti (il 5% della produzione totale a volume) entra nel vivo la campagna fragole 2021 di Aop Luce. L’avvio è stato sicuramente segnato dal freddo di febbraio che ha rallentato la maturazione dei frutti e generato un’offerta inferiore alla domanda negli scorci di anticipo di primavera di fine mese.
“I prezzi non hanno compensato gli ammanchi, anzi, le offerte ormai note da parte di alcune catene distributive hanno svilito il prodotto e alterato la percezione del consumatore a danno dei produttori. I volumi stanno via via aumentando, ma il clima non è ancora favorevole: i continui sbalzi termici generano squilibri alla pianta, inibiscono la differenziazione dei fiori a frutto con conseguenti cali della produzione e ostacolano la regolare maturazione delle fragole. La produzione continua quindi a essere inferiore a quella dello scorso anno a parità di periodo, e i prezzi sono conseguentemente più sostenuti di almeno il 20%”, commenta Giacomo Galdiero, amministratore delegato di Aop Luce.

Le varietà principali, tutte coltivate nell’areale campano, sono Melissa, Sabrina, Fortuna e Partenope, mentre alcuni produttori stanno testando Rossetta e Marimbella con soddisfazione per le caratteristiche dei frutti e la produttività. “Agli inizi di aprile entrerà in piena produzione anche la fragola Favetta – continua Galdiero – Tipicità del basso Lazio caratterizzata dalla forma a cuore e dal sapore dolce che ricorda una fragolina di bosco, ma di dimensioni più grandi, la cui raccolta di quantitativi limitati è iniziata proprio in questi giorni, con una richiesta da parte del mercato decisamente superiore all’offerta.
Quest’anno ci affacciamo per la prima volta al mondo del biologico con una piccola superficie di cinque ettari di un nostro socio, la cui commercializzazione è partita la scorsa settimana in una vaschetta in cartoncino da 300 grammi“.

Melannurca verso fine campagna

Intanto, si avvia alla conclusione la campagna della Melannurca Campana Igp che, per il suo peculiare processo produttivo, le sue caratteristiche e i quantitativi disponibili, ha fisiologicamente un tempo di decumulo inferiore alle altre varietà di mele. “Nel complesso siamo soddisfatti – conclude Galdiero – Questa è stata la prima campagna ai tempi del Covid e sicuramente ciò ha impattato, soprattutto nell’ultimo periodo per quanto riguarda i mercati tradizionali. Le vendite alla Gdo sono state invece tendenzialmente in linea con lo storico. Per quanto riguarda i prezzi, siamo partiti con quotazioni leggermente più alte rispetto all’avvio della scorsa campagna, ma le abbiamo mantenute stabili per tutto il periodo”.

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