26 novembre 2013

Esselunga dopo Caprotti. “Pensionamento” a fine anno?

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Due giorni di fuoco per Esselunga e il suo patron, Bernardo Caprotti. Il Corriere della Sera, infatti, lunedì 25 ha pubblicato un lungo articolo nel quale vengono elencate le milionarie donazioni che il Re dei supermercati ha elargito, dal 2002 a oggi, a figli, di primo e secondo letto, così come a nipoti e a Germana Chiodi, ex segretaria e attuale consulente, figura di grande peso all’interno dell’azienda secondo quanto riportato, che si è vista donare la bellezza di 10 milioni di euro.

«Se posso, vorrei dire – a seguito di qualche malevolo commento – che tutto ciò che ho dato ha pagato le tasse» si legge, invece, nella lettera che Bernardo Caprotti ha inviato al giornale di via Solferino ieri. Una lettera dura, dove non vengono risparmiate critiche, nuovamente, alla figlia Violetta, che insieme al figlio Giuseppe sono al centro di un lungo contenzioso giudiziario, ancora in corso, circa la titolarità delle azioni Esselunga (l’arbitrato ha dato ragione a Caprotti, ma i figli sono ricorsi in Corte di Appello, con udienza il prossimo 3 dicembre).

Ma in un altro articolo, sempre sul Corriere della Sera, di ieri, arriva anche la notizia dell’uscita di scena di Caprotti. Secondo le fonti del giornale, infatti, in un lettera inviata ai suoi più stretti collaboratori, l’imprenditore brianzolo avrebbe annunciato che il 23 dicembre andrà in “pensione”. «Dopo molti mesi di assenza a seguito dell’infortunio occorsomi il 28 aprile, ho deciso da tempo di terminare, col 23 dicembre, la mia attività come lavoratore dipendente. Lascerò deleghe, poteri, compensi. Forse mi sentirò più leggero» riporterebbe la lettera.

E la successione? Sembrerebbe essere risolta. Un testamento, infatti, è stato depositato dal notaio Carlo Marchetti mentre nel prossimo futuro, secondo Caprotti, l’azienda è al sicuro, essendo dotata di una solida struttura di manager e governance. Niente vendita quindi.

Fonte foto: Business People

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