10 novembre 2014

Esselunga. I figli di Caprotti fanno ricorso in Cassazione

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Il prevedibile ricorso dei figli in Cassazione, dopo la vittoria del padre in appello, sembra cosa fatta. A rivelarlo l’Ansa secondo fonti giudiziarie. E così la telenovela in casa Esselunga che vede contrapposti dal 2011 Bernardo Caprotti e i figli di primo letto Violetta e Giuseppe andrà verso l’atto finale, dopo che quest’ultimi avrebbero depositato il ricorso in Cassazione. Sempre secondo le stesse fonti giudiziarie dell’Ansa, i figli – contattati telefonicamente non hanno voluto commentare – punterebbero sul fatto che nel lodo sarebbero presenti una serie di difetti di diritto che non sono stati rilevati dalla Corte di Appello di Milano che, invece, nella sentenza di 45 pagine del luglio scorso aveva confermato le conclusioni del lodo arbitrale favorevole alla proprietà delle azioni di Supermarkets Italiani – la Spa che controlla Esselunga – da parte di Bernardo Caprotti.

Nella squadra che difende i figli del patron di Esselunga entra a far parte anche una figura di primo piano come quella del professor Enzo Roppo. L’avvocato genovese, infatti, ha condotto vittoriosamente un’altra grande battaglia giudiziaria del recente passato, vale a dire quella sul Lodo Mondadori che vedeva contrapposta la Cir di Carlo De Benedetti e la Fininvest di Silvio Berlusconi, condannata poi a pagare 560 milioni di euro.

I tempi, comunque, non saranno brevi: al momento non è ancora stata fissata la data dell’udienza, che potrebbe tenersi anche tra tre o quattro anni. Va avanti, invece, la causa civile che i figli hanno depositato al Tribunale di Milano, il cui oggetto è sempre la proprietà delle azioni che Bernardo Caprotti si è ripreso dai figli nel 2011. Anche in questo caso, comunque, è prevedibile che, comunque vada, si proseguirà con tutto l’iter giudiziario, dall’appello fino alla Cassazione.

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