L'imballaggio in plastica riutilizzabile non muore mai e non diventa mai un rifiuto, ma il Conai sembra non accorgersene”.
Non ha usato mezzi termini il consorzio EURepack nei confronti del Conai, criticato per la mancanza di politiche di sostegno agli operatori che alimentano il circolo virtuoso degli imballi in plastica riutilizzabile.
Di questo tema si è parlato nel convegno “Desaparecidos”, organizzato da EURepack durante l'ultima edizione di Macfrut a Rimini. “Desaparecidos” sono gli imballaggi in plastica riutilizzabili, una realtà “di cui non si parla – ha spiegato il presidente del consorzio Carlo Milanoli – nonostante viviamo in un'epoca caratterizzata da parole d'ordine quali sostenibilità ambientale ed economia circolare”.
Istituito nel 2010 a Milano, il Consorzio EURepack (European Reusable Packaging & Reverse Logistics Consortium) è una realtà senza fini di lucro nata che promuove la diffusione degli imballaggi riutilizzabili, in sostituzione di quelli a perdere, in tutti i settori della produzione e distribuzione dei beni di largo consumo, evidenziandone i vantaggi ambientali in termini di riduzione dei rifiuti solidi urbani e delle emissioni di CO2. Ha raccolto l’adesione di importanti realtà italiane presenti a vario titolo sul palcoscenico dell’imballaggio riutilizzabile in plastica quali pooling (IFCO Systems, CPR System, EuroPool System, SDI, VPool), produzione (Karton, Schoeller Allibert), tecnologia (Colussi), logistica (Jolly Service), istituzioni e organizzazioni ambientaliste (Università dell’Insubria, Legambiente).
Nel 2009, secondo i dati raccolti da EURepack, uno studio del Fraunhofer Institut ha calcolato in oltre 100mila tonnellate la minor emissione di anidride carbonica in atmosfera ogni anno grazie alla sostituzione di 300 milioni di cassette a perdere con altrettanti cicli di riutilizzo delle cassette in plastica. La riduzione di rifiuti nel comporto ortofrutticolo è stimabile in 150mila tonnellate all'anno.
Il Consorzio Nazionale Imballaggi “è preposto alle politiche di prevenzione della formazione di rifiuto da imballo – conclude Milanoli – e visto che noi siamo una delle pochissime espressioni di questo impegno perché le nostre cassette non diventano rifiuto, in un periodo in cui i rifiuti sono in cima alla lista dei problemi di tante amministrazioni chiediamo al Conai di essere supportati nei nostri sforzi“.