21 aprile 2015

Expo 2015. Spazio al bio nel Parco della Biodiversità

73

Sarà un luogo unico all’interno di Expo, “una grande area verde che vuole rappresentare il patrimonio naturale della biodiversità in Italia, delle biodiversità nelle terre e nei paesaggi agrari italiani”. Questo il contesto all’interno del quale troverà spazio il mondo del biologico a Expo: a presentare ufficialmente il Parco della Biodiversità, con i Padiglioni del Biologico, ieri a Bologna sono stati Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere e Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole.

Un’area che intende, continua Campagnoli, “far sentire, far vivere e far conoscere ai visitatori gli odori, i sapori e la cultura del bio come se visitassero una fattoria biologica; e sopratutto vogliamo far incontrare e parlare dentro l’EXPO e dall’EXPO, con un Programma di eventi lungo i sei mesi, il mondo del bio, le esperienze italiane e internazionali, perché non è possibile parlare del grande tema dell’EXPO “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita!” senza intraprendere la via di una nuova agricoltura e di una nuova cultura alimentare”.

Tra i partner del progetto anche FederBio, la Confederazione Italiana Agricoltori, l'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica e le maggiori aziende del settore insieme a tantissime altre, come FederUnacoma e Cosmetica Italia. Parteciperà Legambiente ed sono arrivate anche le adesioni della Fiera di Norimberga, organizzatrice di Biofach, di IFOAM, l’organizzazione mondiale per il biologico, e poi ancora quelle del coordinamento delle Università italiane per EXPO e di altri importanti Centri di ricerca. “Con loro il Parco – continua Campagnoli – sarà anche un centro qualificato di elaborazione delle proposte per far essere lo sviluppo del biologico una parte fondamentale delle proposte che debbono uscire da EXPO”.

Il Ministro Martina oltre a sottolineare i dati del biologico in Italia – “Il modello agricolo italiano fa della sostenibilità un tratto distintivo e di competitività” – ha annunciato la proposta di inserire una norma nel dl sulla riforma della scuola italiana denominato “Buonascuola” per “investire di più all'interno della ristorazione scolastica nel biologico e nelle filiere corte agricole italiane”.

Potrebbe interessarti anche