“Grazie al lavoro degli ultimi mesi, il Parlamento europeo ha rimesso al centro della strategia Farm to fork non soltanto la dimensione ambientale dei nostri sistemi alimentari, ma anche quella sociale ed economica, dando ai nostri produttori una prospettiva più positiva rispetto all'impianto inizialmente messo sul tavolo dall'Esecutivo Ue”. È il commento di Paolo De Castro e Pina Picierno, membri S&D della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, al termine del voto di oggi a Bruxelles, della relazione del Parlamento Ue sulla Strategia Farm to fork, approvata a larga maggioranza (94 voti a favore, 20 contrari e 10 astenuti), con oltre tre quarti dei voti favorevoli.
“Siamo riusciti a portare avanti le storiche battaglie del Partito democratico, con un testo finale che chiede non solo l'estensione a tutti i prodotti agroalimentari di un sistema di etichettatura di origine obbligatoria a livello europeo, ma anche di garantire la tracciabilità del cibo che arriva sulle nostre tavole coinvolgendo produttori, distributori e il settore Horeca. Al tempo stesso – proseguono gli eurodeputati Pd – siamo riusciti a contrastare gli attacchi francesi e dei paesi nordici alle nostre eccellenze agroalimentari, ottenendo che eventuali sistemi di etichettatura nutrizionale abbiano solamente una finalità informativa, senza influenzare i consumatori tramite sistemi a colori, e siano basati su porzioni definite per i prodotti e non su un riferimento unico per tutte le categorie di prodotto, come invece vorrebbero le grandi multinazionali del cibo a favore del Nutriscore”.
Per De Castro e Picierno “sul fronte della sostenibilità, il nostro impegno è stato quello di garantire ai nostri agricoltori l'accesso a tutte le alternative tecnologiche a disposizione, a partire dalle nuove biotecnologie sostenibili, al fine di poter migliorare l'impatto ambientale delle produzioni”. “Grazie al lavoro del Parlamento – concludono i due europarlamentari dem – adesso la Strategia Farm to fork potrà davvero essere lo strumento con cui l'Italia e l'Unione europea possano diventare capofila verso sistemi sempre più sostenibili, in grado di produrre cibo sano, sufficiente e di qualità per i nostri consumatori, garantendo un adeguato guadagno ai nostri produttori”.
Fonte: Ufficio stampa Paolo De Castro