I dati diffusi da Istat relativi alle vendite al dettaglio del mese di maggio evidenziano un aumento tendenziale a valore del +0,4%, a cui corrisponde un decremento a volume dello 0,8 per cento.
I dati confermano per il mese di maggio una situazione contraddistinta dalla fragilità dei consumi, nonostante la stabilizzazione dell’inflazione. In questo scenario, segnato ancora dall’attenzione delle famiglie al proprio potere d’acquisto e da una domanda interna che fatica a ripartire, si aggiungono gli effetti dell’instabilità climatica.
Perdura infatti la siccità in alcune aree insulari e delle regioni meridionali che sta comportando effetti negativi sulle produzioni agroalimentari, mentre al nord l’andamento anomalo dell’estate sta impattando sulle vendite di alcuni comparti legati alla stagionalità.
Fonte: Federdistribuzione