La patologia del “fegato grasso”, nota negli ambienti medici come steatosi epatica, potrebbe essere contrastata efficacemente anche attraverso alcune varietà di frutta secca, in particolare pistacchi, noci e nocciole. Ad affermarlo è stato nei giorni scorsi Danny Manor della Case Western Reserve University School of Medicine, in Ohio, il quale ha condotto uno studio su alcuni topolini affetti da steatosi epatica non alcolica. Come è noto, tale patologia non è di poco conto e si manifesta con l’accumulo intracellulare di trigliceridi (steatosi) a livello del tessuto epatico, il che comporta una serie di danni fino alla necrosi delle cellule che ne sono colpite. La ricerca americana ha mostrato nello specifico che la vitamina E contenuta in pistacchi, noci e nocciole, così come nelle verdure a foglia verde, nell’olio di semi di girasole, nel mais o nel lino, ha contribuito a significativi miglioramenti nella salute dei topolini oggetto dell’esperimento. Ciò fa pensare ai ricercatori che analoghi benefici possano essere ottenuti anche sugli esseri umani.
12 maggio 2013
Fegato grasso, un aiuto dalla frutta secca
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