Ferrero, la multinazionale del settore dolciario fondata nel 1946 ad Alba (CN) da Pietro Ferrero, ha messo nel suo mirino le nocciole macedoni. A riferirlo, in una breve nota diffusa ieri, è stata l’agenzia di stampa Agenzia Nova, che scrive testualmente: “L’azienda italiana Ferrero è interessata all'acquisto di nocciole dall’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom). Lo riferisce la stampa macedone secondo cui è previsto per oggi (ieri, n.d.r.) nella Fyrom un incontro tra i rappresentanti della Ferrero e il ministro dell’Agricoltura di Skopje Mihail Cvetkov accompagnato dal sottosegretario all’Agricoltura Besir Jashari”.
Se l’affare andasse in porto, sarebbe un’altra importante acquisizione per il gruppo di Alba, che negli ultimi anni deve fare i conti con materie prime – tra cui le nocciole, appunto – sempre più costose e difficili da reperire.
“L’anno scorso l’industria dolciaria – scriveva già qualche mese fa Il Sole 24Ore riferendosi alla Ferrero – ha dovuto fare i conti con i prezzi internazionali delle nocciole e il boom dei corsi internazionali del cacao che nell’intero 2015 sono pressoché raddoppiati a causa dei problemi produttivi dei paesi detentori (soprattutto il Ghana) e della crescita dei consumi nel mondo. Ferrero scrive che i costi operativi nell’esercizio sono cresciuti del 14,7%, più del 13,7% dei ricavi, soprattutto per l’incremento dei prezzi delle nocciole. In dettaglio, nei conti di Ferrero International il costo delle materie prime è balzato dai 3,4 miliardi del 2014 ai 4,2 miliardi del 2015. Probabilmente Ferrero non ha scaricato o non ha scaricato del tutto gli aumenti sui prezzi al consumo e questo spiegherebbe la relativa erosione del margine industriale che dal 15,4% dei ricavi 2014 è sceso al 14,6%. Comunque l’Ebitda finale 2015 è in crescita di oltre 100 milioni di euro. E rimane che la multinazionale della Nutella ha aumentato i ricavi di 1,13 miliardi «grazie all’eccezionale dinamismo dei nuovi mercati – scrive la società nel bilancio – : le vendite dei prodotti Ferrero si confermano e, in alcuni casi, migliorano gli eccezionali risultati raggiunti in Asia, negli Stati Uniti, Canada, Messico e Australia”.