04 settembre 2013

Fiera della cipolla borettana. Freddi si racconta

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Si svolge come sempre la prima settimana di settembre e anche quest’anno sarà protagonista nella sua terra di origine, Boretto, in provincia di Reggio Emilia. È la cipolla borettana. Dolce, gustosa e dalla tipica forma piccola e schiacciata deve le sue caratteristiche proprio al territorio di origine. Tra i protagonisti principali spicca per storicità e anzianità – vende questo particolare tubero in Italia e all’estero da più di quarant’anni – l’azienda Freddi di Calerno di S. Ilario d'Enza.

«Tra terra rossa, argilla e sabbia, ogni zona della Pianura Padana è differente, anche a distanza di un kilometro. E la Borettana è un emblema di questa biodiversità”» ha spiegato Matteo Freddi, titolare dell’azienda, sulle pagine di Territori Coop, il progetto di Coop – Centrale Adriatica dedicato ai territori ed ai prodotti locali. La particolare forma particolare schiacciata, infatti, è dovuta proprio alla natura del terreno nel quale viene coltivata, duro e argilloso, che fanno sì che non debba “allungarsi”, come invece avviene in quelli sabbiosi, per cercare l’acqua.

È molto interessante la storia di questa cipolla, che ha visto susseguirsi più fasi, che lo stesso Freddi racconta. Dopo gli anni ’20 del secolo scorso una pessima annata distrusse i raccolti. «La coltivazione fu abbandonata e alcuni produttori dovettero trasferirsi da Boretto a Sala Baganza, nella vicina provincia di Parma». Qui ritornò il successo, grazie anche ai terreni rossi e fertili della zona. Poi, negli anni ’70, a causa della richiesta massiccia da parte dell’industria conserviera rischiò di esaurire totalmente i terreni a causa dello sfruttamento intensivo. Oggi è rimasto Freddi, produttore di riferimento della zona originaria.

Fonte foto: lortolano.com

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