30 giugno 2021

Filiere e distretti agroalimentari: 1,2 miliardi per rafforzare il sistema

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La Camera ha approvato il Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che destina 1.203,3 milioni di euro fino al 2026 ai Contratti di filiera e di distretto per i settori agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura, della silvicoltura, della floricoltura e del vivaismo. “In questo modo il sistema produttivo del Sud Italia potrà finalmente superare la frammentazione aziendale, gli elevati costi operativi, la scarsa integrazione con la rete di distribuzione e con il comparto di trasformazione che purtroppo lo caratterizzano”, ha commentato la deputata Maria Marzana, esponente M5S in commissione Agricoltura.

“Le imprese meridionali – ha continuato – potranno così superare le proprie criticità, raggiungendo una migliore penetrazione nei mercati, contrastando la volatilità dei prezzi, rafforzando i rapporti tra gli operatori e garantendo una maggiore redditività, soprattutto alla parte più debole, ossia quella agricola. Crediamo fortemente in questi strumenti che valorizzano il lavoro delle filiere agroalimentari italiane e rafforzano le sinergie territoriali”.

“Sia i contratti di filiera che quelli distrettuali – ha aggiunto Marzana – saranno indirizzati a incentivare pratiche agronomiche sostenibili, nel solco delle principali strategie comunitarie, come Green Deal e Farm to fork, affinché si possa raggiungere una vera, concreta e proficua transizione ecologica anche nel comparto primario, garantendo sia la sostenibilità ambientale che quella economica e sociale”.

“Sarà determinante, dunque, saper cogliere appieno le potenzialità di questi ingenti finanziamenti per ampliare le occasioni commerciali delle imprese agroalimentari del Sud Italia, migliorando la produzione e rispondendo meglio agli indirizzi del mercato e alle richieste dei consumatori – conclude – Grazie al Pnrr, poi, accompagneremo le imprese potenziando le infrastrutture logistiche per la commercializzazione anche oltre confine, a cui sono destinati ulteriori 800 milioni di euro. Questi fondi serviranno a ridurre l'impatto ambientale del sistema dei trasporti; a migliorare la capacità di stoccaggio delle materie prime per preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive; a potenziare le capacità di esportazione e la logistica dei mercati all'ingrosso, anche attraverso la digitalizzazione, valorizzando la tracciabilità dei prodotti e riducendo gli sprechi alimentari”.

Fonte: M5S commissione Agricoltura Camera

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