Il 12 aprile a Policoro (Matera) si è tenuta la giornata conclusiva del Fragola & Berries. “Siamo molto soddisfatti dell'esito dell'evento – ha riferito a myfruit.it Berardino Marchitelli, presidente di LaMeta – Si è trattato di un’importante occasione di confronto. Riteniamo che si possa già replicare il prossimo anno, o perlomeno con cadenza biennale. Momenti di formazione e informazione come questi sono indispensabili per il dialogo tra gli attori della filiera”.
Dai webinar alla tavola rotonda
L'edizione 2022 di Fragola & Berries è stata così strutturata: il 17 e 18 febbraio scorsi si sono tenuti due webinar in cui sono stati affrontati diversi temi, dal mercato all'innovazione varietale.
L'altro ieri, in presenza, gli stakeholder della filiera hanno visitato importanti realtà produttive della Basilicata e si sono confrontati in una tavola rotonda sulle principali tematiche commerciali che caratterizzano il settore fragole e piccoli frutti. La tavola rotonda è stata integrata dai dati di mercato su consumi e prezzi presentati da Thomas Drahorad, che ha analizzato la struttura della domanda, i comportamenti di acquisto delle famiglie italiane, i prezzi settimanali.
“In presenza sono intervenute oltre 150 persone, molti gli imprenditori che ci hanno raggiunto anche da altre regioni, per esempio dalla Sardegna e dalla Campania – ha proseguito il presidente – Da rilevare anche la presenza di tutti i vivaisti della zona e dei produttori di fertilizzanti e di fitofarmaci”.
La stagione 2022
Se il 2021 è stata la migliore campagna degli ultimi 15 anni, sui risultati di quest’anno peseranno l’aumento dei costi di produzione e la scarsità di manodopera. Si stima che la stagione 2022 delle fragole in Basilicata avrà un termine fisiologico attorno alla metà di maggio. Passata Pasqua, periodo in cui tradizionalmente si concentrano le vendite, si prevede un periodo più difficile, anche per via della probabile maggiore disponibilità di prodotto per il prossimo mese.
Il dibattito
Pietro Ciardiello, presidente di Mediterraneo Group, ha ricordato che consumatore e grande distribuzione preferiscono il prodotto italiano rispetto a quello di importazione, utile però a coprire i picchi di domanda.
Gianluigi Bertelli, responsabile business Unit Berries di Spreafico, ha invece sottolineato l'importanza della selezione varietale: occorre proporre varietà che soddisfino pienamente le aspettative di gusto del consumatore.
Gianluca Savini dell’ufficio consulenza tecnica di Sant’Orsola, ha assegnato alla Basilicata un ruolo strategico nel panorama di forniture anche dei piccoli frutti, in particolare more, lamponi e mirtilli. La cooperativa Sant’Orsola ha al suo attivo una stagione 2021 che ha decretato il successo del mirtillo residuo zero, che ha incontrato il gradimento del pubblico.
Sul quest'ultimo tema Carmelo Sigliuzzo, coordinatore dell'Associazione Zero Residui, secondo il quale si tratta di un concetto facilmente comprensibile dal consumatore, con una sua identità distintiva rispetto al biologico. L’associazione Zero Residuo, ha fatto sapere Sigliuzzo, ha l’obiettivo di uniformare la materia, arrivando a una definizione univoca e condivisa.
L'esempio dell'uva da tavola
Infine Donato Fanelli, responsabile comunicazione della Cut (Commissione italiana dell’uva da tavola) il quale, ricordando la recente costituzione del distretto dell’uva da tavola di qualità di Puglia, che costituisce una risposta concreta e condivisa alle difficoltà di settore centrale per l’economia pugliese, ha invitato i produttori di fragole della Basilicata a unire le forze per coordinare l’attività della filiera.